Consegnati i premi del Concorso letterario e fotografico internazionale

Cosenza Attualità

Salviamo il Dialetto e le Lingue di minoranza dalla scomparsa. Guardiamo alla nostra Lingua madre, non con nostalgia, ma come un prezioso patrimonio culturale, memoria del passato e consapevolezza del presente, da valorizzare.

Questo l'intento del Terzo Festival del Dialetto e Lingue minoritarie di Calabria, ideato dal Centro d’Arte e Cultura “26”, diretto dall’Antropologa Maria Zanoni e organizzato tramite il portale www.arte26.it con il Patrocinio del Ministero Beni, Attività Culturali e Turismo - Soprintendenza B.S.A.E. Calabria, Regione Calabria, Provincia di Cosenza, Comune di Castrovillari e Parco Nazionale del Pollino.

La cerimonia di consegna dei Premi, svoltasi al Teatro Sybaris di Castrovillari, è stata seguita da un numeroso e attento pubblico, giunto da vari paesi della regione, tra cui una rappresentanza occitana, in costume di Guardia Piemontese. Un gruppo di alunni dell'Istituto Comprensivo "Cistaro" guardiolo ha dato prova dell'impegno profuso nello studio della loro Lingua minoritaria, cantando l'inno occitano, che ha suscitato emozioni nei presenti.

La prof.ssa Zanoni, coordinatrice dell'evento, nel suo breve intervento introduttivo, ha affermato: "Occorre salvare i dialetti come patrimonio culturale, in una visione tra recupero delle tradizioni e letture antropologiche. La conoscenza dei dialetti è cosa ben diversa dalla tutela di etnie o lingue minoritarie. Tuttavia, è necessario ripensare alla cultura dei dialetti, non solo attraverso una chiave di lettura antropologica, ma anche attraverso un percorso giuridico, che ponga le basi per una vera e propria legge di tutela degli stessi, che non sia la stessa che tuteli le cosiddette lingue minoritarie (che andrebbe ripensata e rimodulata in molti aspetti).

I dialetti appartengono alla cultura italiana; sono dentro la storia della Nazione e hanno fatto la lingua italiana; anche se Italiano e dialetto hanno un diverso ruolo socio-linguistico. Il dialetto, con pari dignità delle lingue di minoranza, è l'espressione dell'identità territoriale e delle radici storiche del territorio stesso; pertanto, va conosciuto, valorizzato e tutelato, come bene culturale, come risorsa. In questa direzione va il Festival del dialetto calabrese".

Dopo gli interventi istituzionali, sono stati premiati i vincitori del Concorso Letterario e Fotografico internazionale dal tema “Il Dialetto tra Antropologia e Letteratura, oltre le Lingue di minoranza”. Antonio Natale ha ottenuto il primo premio, per la prosa “Nott'i Natali”, in dialetto di Francavilla M.ma (CS); Marianna Affortunato ha ricevuto il secondo premio, per la prosa “Re di sett^ jinghi e Re di sett^ vacche” (Russumilella) in dialetto di Castrovillari. Il terzo Premio è stato aggiudicato a Francesco Leone di Rovigo, per la poesia “Mi scordài d’amare” in Dialetto di Marcellinara (CZ), suo paese natìo.

Premio per la sezione lingue minoritarie a: Maria Francesca Bruno di Guardia Piemontese, per la poesia “Filastròc dal pays meu” in Lingua Occitana.

Giovanni De Marco, di Castrovillari, con l’opera “a canceddùzza” ha ottenuto il Primo Premio del Concorso Fotografico. Sono stati, inoltre segnalati: Benedetta Scarpino di Corigliano, per la foto “a lùcia ‘ntru scuru” e Pedro Lopez, di Madrid, per la fotografia “u furnu ‘i Verbicaro”.

Il riconoscimento al merito per il lavoro di ricerca sul dialetto di Castrovillari, tramite l'espressione teatrale, è andato a Mena Filpo, che a conclusione della serata, insieme al gruppo teatrale amatoriale, da lei fondato, "i Pirrupàini", ha rappresentato la farsa “M’è arrivata ‘na littira”, molto apprezzata e applaudita.