Labor a Tallini: la sede del Provveditorato della penitenziaria a Lamezia già decisa dal ministero
“Nella polemica a distanza tra l’assessore regionale, Mimmo Tallini e Salvatore De Biase dell’Udc, in merito alla sede del Provveditorato regionale della polizia penitenziaria, noi di Labor ci inseriamo per evidenziare alcuni aspetti che a nostro avviso sono importanti per comprendere bene cosa sta accadendo e per fare un minimo di chiarezza”.
Così, una nota del Movimento di Lamezia a firma del portavoce, Pasquale Scaramuzzino. “Intanto - prosegue Scaramuzzino - vi è da dire che è il ministero della Giustizia ha già individuato Lamezia Terme da molti mesi e con diversi sopralluoghi, preventivando anche una spesa di 400 mila euro per riconvertire la struttura carceraria cittadina ed adibirla a sede regionale dell’Amministrazione penitenziaria. Altro che campanilismo quindi! Lamezia, e in questo ha ragione l’assessore Tallini, non ha mosso, a livello istituzionale (leggasi sindaco), nemmeno un dito.
Ma, se da un lato concordiamo con Tallini per la mancanza di una degna rappresentanza istituzionale capace di affrontare il problema carcere a Lamezia ammettendo anche la sua piena legittimità a parlare della vicenda, dall’altro lato non possiamo non evidenziare, egregio assessore Tallini che proprio sull’onda di questi avvenimenti e non solo, andrebbero discusse quindi soluzioni unitarie per arrivare al prossimo candidato a sindaco della nostra città”.
“Anche noi pensiamo che – continua la nota - Catanzaro e Lamezia non debbano farsi la “guerra”, ma se un ministero ha individuato la nostra città quale sede ideale per ubicare propri uffici, vivvadio non cade il mondo! In ogni caso, delle questioni che riguardano Lamezia noi di Labor pensiamo di essere grandi e vaccinati per occuparcene alla stessa stregua degli altri.
Detto ciò, per ritornare alla sede regionale dell’Amministrazione penitenziaria vi è da sottolineare altresì che nella ristrutturazione del carcere cittadino e quindi negli intendimenti del ministero della Giustizia, è previsto anche l’appartamento del Provveditore (attualmente in fitto) e tutte le celle saranno riconverti ed adibite ad uffici. Non si tratta, ribadisco - conclude Scaramuzzino - di pretese campanilistiche, ma di oggettive decisioni assunte illo tempore dal ministero e sulle quali se si tiene a Lamezia, come si dice ad ogni pié sospinto, nessuno dovrebbe opporsi tantomeno quanti da Catanzaro dicono di voler collaborare con la nostra città.
Infine, manifestiamo la nostra grande solidarietà gli agenti di polizia penitenziaria e alle loro famiglie che hanno operato presso la struttura lametina e qua quali offriamo la nostra disponibilità a manifestare accanto a loro”.