Donna scomparsa ad Amantea, ritrovato cadavere in mare
Una motovedetta della Capitaneria di Porto ha rinvenuto, nelle acque a largo di Nocera Terinese il corpo di una donna. “Con molta probabilità – anche se per l'ufficialità si dovrà attendere il riconoscimento – si tratterebbe di Maria Stella, la 49enne di Cleto che non ha fatto ritorno ieri sera nella sua abitazione” scrive il Corriere della Calabria.
L’allarme è scattato stamani quando uno dei due figli della donna, non vedendo la madre rincasare, all’alba ha avvisato i Carabinieri. La donna lavorava in un noto ristorante tra gli abitati di Campora San Giovanni e Amantea.
La sua auto, una fiat punto, sarebbe stata individuata in prossimità dell'arenile di località Mandrelle non molto lontano dal posto di lavoro.
Secondo indiscrezioni Maria Stella soffriva da tempo una situazione di forte disagio economico in famiglia.
h 19:50 | È stata ritrovata intorno alle 07.30 parcheggiata vicino la foce del fiume Oliva da una pattuglia dei carabinieri di Amantea la punto di colore grigio della sig.ra Maria Stella di 49 anni, originaria di Nocera Terinese e residente a Cleto. L’allarme è stato dato dai familiari della donna dopo la mezzanotte non avendo visto rincasare la congiunta.
Immediato, l’avvio delle ricerche seguendo le procedure del piano degli scomparsi approvato dalla prefettura di Cosenza che prevede il coinvolgimento delle attività di ricerca sia a terra che a mare, stante la vicinanza dell’autovettura alla foce del fiume Oliva.
Il comandante della compagnia dei carabinieri di Paola, capitano Luca Acquotti, coordinava le operazioni di ricerca lungo l’alveo del fiume oliva, nell’entroterra e lungo la spiaggia, mediante l’impiego di 15 militari dell’arma, tra cui un’unità cinofila, 6 vigili del fuoco, 6 militari della guardia costiera di Amantea, 4 militari della guardia di finanza e 20 persone della locale protezione civile di Amantea.
Coordinate dal servizio operativo della guardia costiera di Vibo Valentia, le attività di ricerca in mare nel tratto di costa compreso tra la foce del fiume Savuto e il fiume Colongi di Amantea, mediante l’impiego di due motovedette di soccorso, la prima proveniente dal porto di Vibo – cp 808 - impiegata dalle 08.00 alle 14.00 e la seconda dal porto di Cetraro – cp 851 - che ha operato dalle 14.00 alle 19.00.
Entrambe hanno battuto palmo a palmo, nonostante le condizioni meteo non favorevoli, il vasto tratto di mare antistante il litorale costiero amanteano e dei comuni contigui, mediante uno schema di ricerca a percorsi paralleli utilizzato per i soccorsi in mare.
Stante le condizioni meteo mare 3 e al fine di avere una migliore visibilità dall’alto, la capitaneria di porto di Vibo Valentia Marina, tramite la direzione marittima di Reggio Calabria e la centrale operativa del comando generale del corpo delle capitanerie di porto, ha richiesto la possibilità di impiego di un velivolo in dotazione al comando aviazione dell’esercito di Viterbo di stanza al 2°reggimento Sirio di Lamezia Terme.
L’elicottero, un ab 412 e.i., ha eseguito due sortite da due ore di volo ciascuna, una meridiana ed una pomeridiana sia nel tratto di mare interessato dalle ricerche, che lungo la tratta ferroviaria.
Alle ore 17.00 l’elicottero dell’esercito italiano del Sirio di Lamezia, in fase di ricerca, individuava il cadavere della scomparsa a circa 300 mt a largo della spiaggia del comune di Nocera. La sala operativa di compamare Vibo faceva dirigere la motovedetta cp 851 sul punto di avvistamento e dopo pochi minuti recuperava a bordo il corpo della sig.ra ormai privo di vita.
Stante le avverse condimeteo la motovedetta, non potendo entrare nel porto di Amantea, dirigeva per il porto di Cetraro ove giungeva dopo circa due ore di navigazione.
Il comando della compagnia dei carabinieri di Paola, provvedeva ad avvisare il p.m. di turno della procura della repubblica di Paola per le indagini di rito.