Legambiente Sila, ennesimo scempio ambientale “legalizzato” in pieno centro abitato

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"Su intervento della locale stazione dei Carabinieri è stata disposta la rimozione di una baracca abusiva ad uso fruttivendola e dopo circa due mesi ne compare un'altra, molto probabilmente la stessa, che trova collocazione da via G. Sasso a via G. D’Annunzio sotto gli occhi dell’amministrazione Barile che consente di perpetrare la solita violenza al buon gusto e alla bellezza della nostra città". E' quanto segnala Legambiente Sila.

"La stessa baracca - continua la nota - “abbellita” e sistemata come nuova fruttivendola cambia soltanto la residenza anagrafica e si inserisce al centro della città a dimostrare la presenza dell’ulteriore scempio urbano che deturpa un altro spazio libero, forse per dare continuità alle tante situazioni simili oramai presenti a San Giovanni in Fiore.

Legambiente Sila aveva espresso apprezzamenti alla locale stazione dei Carabinieri per l’intervento decisivo ai fini del ripristino della legalità avvenuto in precedenza su via G. Sasso sicuri oggi che sarà seguita la stessa procedura. Assistiamo da tempo a forme di libero arbitrio e di arroganza che non possono passare ancora inosservate.

Non sappiamo se qualcuno si è assunto la responsabilità di autorizzare un 'opera che anche ai più' distratti non può che risultare esteticamente brutta e uno scempio di legalità, che rappresenta eventualmente una scelta coerente per una amministrazione che fin dal suo insediamento si è distinta per il suo operare contro l'ambiente. Perciò chiediamo alle forze dell'ordine di verificare se le opere realizzate rispettano la legge. E se cosi fosse sarebbe naturale annullare subito l’atto amministrativo e darsi una dignità istituzionale.

Possiamo ancora permettere che attività commerciali, che forniscono soprattutto alimenti, siano prive di servizi igienici?

Se resta poi un po’ di senso civico ricordiamo agli amministratori di questa città che è in vigore la Legge n.10 del 14 gennaio 20013 che stabilisce le condizioni perché le istituzioni pubbliche e principalmente i sindaci debbono adoperarsi per “favorire la promozione di iniziative locali per lo sviluppo degli spazi verdi urbani” e non il loro degrado. Ogni anno i sindaci devono rendicontare il proprio operato in tal senso e visto i cattivi esempi del sindaco Barile cosa ci possiamo aspettare?

Ad alcuni rivoluzionari del web, invece, chiediamo di stare tranquilli sull'operato di legambiente che gli abusi li ha denunciati sempre e non quando avvengono sotto il balcone di qualche grillo parlante tifoso maldestro di rivoluzionario della chiacchiera.

Si adoperino di denunziare formalmente quando ravvedono delle illegalità non sottraendosi, facendo sempre riferimento a ciò che non avrebbero fatto gli ambientalisti.

Noi non conosciamo altri ambientalisti che ci mettono la faccia e la coerenza come Legambiente e lo facciamo oramai da 20 anni a San Giovanni in Fiore".