Emergenza rifiuti. Ancora problemi: e la Regione ri-chiede aiuto ai privati
Il sistema rifiuti in Calabria continua ad annaspare e l’emergenza è ben lontana dall’essere risolta. Anzi, pare proprio stia degenerando in un male quasi “incurabile”. Non a caso lo stesso assessore all’ambiente della Regione, Francesco Pugliano, fa ricorso ad una metafora , per così dire: “medica”, per spiegare l’insorgere di ulteriori complicazioni ad un “quadro clinico” di per sé già difficile.
Tra i problemi annunciati da Pugliano, dunque, la scadenza - il prossimo 10 di maggio - dell’ordinanza firmata dal governatore Scopelliti che ha consentito, fino ad ora, di conferire nelle discariche il cosiddetto tal quale (in concreto: l’indifferenziato); a questo si aggiunge la mancata aggiudicazione della gara che era indetta per affidare il trasporto, all’estero, delle eccedenze di rifiuti prodotti in regione.
Dall’11 maggio, dunque, 1200 tonnellate giornaliere di immondizia - l’eccedenza di produzione non in grado di essere smaltita attraverso le infrastrutture “pubbliche” - rischiano di tornare nuovamente a “soffocare” le strade ed i centri abitati dell’intera regione. E per scongiurare queste eventualità, considerando anche il sopraggiungere dell’estate, che porterà non solo aumenti della produzione di rifiuti ma anche evidenti problematiche dal punto di vista sanitario, la Regione è costretta a chiedere aiuto, ancora una volta, ai privati che operano nel settore.
Grande preoccupazione e rammarico ha espresso l’Assessore Pugliano per la scarsa partecipazione dei Sindaci dei territori serviti dagli impianti di Gioia Tauro, Siderno, Crotone e Rossano, alle riunioni convocate per renderli partecipi della grave situazione ed individuare soluzioni condivise.
Soddisfazione, invece, è stata espressa dall’Assessore per l’aggiudicazione della gara del servizio di progettazione preliminare e definitiva di una serie di interventi, programmati per completare e rendere efficiente il sistema impiantistico pubblico, che prevedono l’investimento di circa 125 milioni di euro di risorse pubbliche.
Il richiamo principale è stato rivolto, dall’Assessore, ad una nuova responsabilità degli amministratori locali sulla necessità, non più differibile, ad implementare il servizio di raccolta differenziata ed ai cittadini di pretendere dai propri amministratori, tali servizi, per evitare che i danni incalcolabili provocati per l’ambiente, la salute ed i bilanci dei cittadini negli ultimi 20 anni, possano perdurare per anni ancora.