Unical: confronto sul tema della donazione e del trapianto degli organi
Nell’ultimo decennio, la delicata problematica della donazione e del trapianto di organi, tessuti e cellule ha ricevuto in Italia un notevole impulso grazie alle sinergie tra istituzioni centrali, regionali e locali ed all’entrata in vigore di disposizioni legislative rigorose e scientificamente riconosciute che regolamentano l’intera materia.
A questa importante problematica sarà dedicato l’incontro sul tema “Salute e Donazione”, in programma l’8 e 9 maggio nell’Aula Circolare dell’Università della Calabria.
Si tratta di un’iniziativa organizzata dal Centro Regionale Trapianti, diretto dal Dott. Pellegrino Mancini, e dal Dipartimento di Farmacia e Scienze della Salute e della Nutrizione, diretto dal Prof. Sebastiano Andò), supportati dalla Scuola di Formazione Focus, di cui è Presidente l’Ing. Nicola Buoncristiano.
“L’evento”– afferma il Prof. Andò – “è il primo di una serie di giornate che saranno annualmente dedicate alla donazione, gesto e comportamento espressivi di un profondo sentimento di solidarietà sociale i cui valori vanno anche definitivamente implementate nell’impegno formativo complessivo del nostro Ateneo”.
L’incontro in programma l’8 e 9 maggio metterà a fuoco, in particolare, la situazione calabrese. Malgrado la proverbiale generosità dei propri corregionali, infatti, la Calabria ha ancora da risolvere, tra gli altri, anche il problema delle opposizioni alla richiesta di donazione che ostacola il raggiungimento della media nazionale giunta ormai a 21 donatori per milione di abitanti l'anno.
La conferma viene dai cittadini calabresi interpellati sulla volontà di donare gli organi dei propri cari ormai deceduti, che rispondono negativamente nel 40% dei casi per una serie di motivazioni, prima fra tutte la disinformazione nei riguardi di una legge sui trapianti che in Italia è stata definita ultra garantista per il donatore.
È indispensabile, pertanto, l’organizzazione e la realizzazione sul territorio di campagne di informazione sull’importanza della donazione rivolte ai nostri corregionali che comincino, finalmente, ad acquisire una forte consapevolezza su questo argomento particolarmente delicato. Una azione incessante che permetta di dare risposte concrete alle tantissime richieste di trapianto e di offrire certamente una speranza in più anche a tutti coloro che, ancora in lista di attesa, combattono giorno dopo giorno la loro battaglia per la vita.
Il trapianto rappresenta, infatti, l'unico trattamento possibile per tantissime persone affette da grave ed irreversibile insufficienza di organo, sia in termini di aspettativa che di qualità della vita e nessun trapianto sarebbe possibile senza la solidarietà e l’altruismo dei familiari di pazienti deceduti nei reparti di rianimazione a causa di una lesione cerebro-vascolare acuta (trauma cranico, emorragia o ischemia cerebrale) che acconsentono, sebbene in un momento di grandissimo dolore, alla donazione degli organi dei propri cari.
L’intero processo donazione-prelievo-trapianto è possibile grazie all’attivo coinvolgimento e spirito di abnegazione di tantissimi operatori sanitari che, con un eccellente lavoro di squadra coordinato dal Centro Regionale Trapianti, rendono possibili questi eventi particolarmente complessi.
È ancora necessario, però, un impegno continuo e sinergico di cittadini ed istituzioni per offrire concrete speranze di vita ai tanti pazienti ancora in lista d’attesa di trapianto.