Petrozza (SE Cosenza): Regione, meglio tornare subito al voto
Secondo il Responsabile provinciale di Cosenza, dei Socialdemocratici Europei, Mario Petrozza “quanto sta succedendo alla Regione Calabria è disgustevole. Appare chiaro a tutti - sostiene Petrozza - il tentativo dei consiglieri regionali di maggioranza di tirare a campare il più possibile, utilizzando argomentazioni di ogni sorta, sollevando dubbi e chiedendo pareri interpretativi. La verità è una sola e cioè che l’esperienza di governo del Centro-destra alla Regione Calabria è arrivata al capolinea”.
Secondo il responsabile degli SE sarebbe “opportuno azzerare il quadro regionale ed andare immediatamente a nuove elezioni. La Calabria della povertà, dell’emigrazione, della disoccupazione giovanile più alta d’Italia, della sanità al collasso - prosegue - non può più attendere le alchimie politiche di chi è al Governo Regionale e che non trovano alcuna legittimazione di fronte alle tante emergenze che attanagliano la nostra terra”.
“È opportuno in questo difficile momento - aggiunge Petrozza - che il Centro-Sinistra ritrovi una granitica unità ed una forte coesione e che proceda alla indizione delle primarie, per come affermato dal vice-segretario nazionale del PD Guerini, per consentire ai calabresi di scegliere democraticamente il candidato Presidente del Centro-Sinistra che dovrà mettere in campo un progetto politico basato su alcuni punti fondamentali, ossia: lotta a qualsiasi forma di illegalità e corruttela, attenzione alle fasce più deboli della società emarginate nei diritti, capacità di aggredire il problema del lavoro che non c’è, creazione di un sistema di gestione dei rifiuti caratterizzato da efficienza, efficacia ed economicità, e, soprattutto, - prosegue il socialdemocratico - restituire il diritto alla salute ai calabresi e la dignità agli operatori del Servizio Sanitario Regionale”.
Per Petrozza, infine, “Occorre … costruire una nuova Regione con uomini che amano la Calabria, che conoscono le deficienze e le priorità e che siano in grado di dare risposte ai problemi atavici della nostra Regione. Ecco perché non si può più attendere e bisogna avviare il processo delle primarie per poter parlare e sensibilizzare i cittadini che vogliono un autentico e non più rinviabile cambiamento”.