Scuola, partiti i poli tecnico formativi in Calabria
"Un'iniziativa concreta, un'opportunità unica per promuovere lo sviluppo del turismo e dell'agroalimentare attraverso un innovativo percorso di studi che collega la scuola al lavoro". Con queste parole l'Assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri ha commentato questa mattina in una conferenza stampa tenutasi a Catanzaro a Palazzo Alemanni l'avvio dei Poli Tecnico Formativi. Si tratta di un percorso di istruzione in alternativa al diploma, che ha coinvolto quasi tutti gli istituti alberghieri, turistici e agrari della regione, coprendo tutti i territori della Calabria.
Sono stati impegnati circa 8 milioni di euro per 11 poli, 10 dei quali già partiti. Altri 5 milioni di euro verranno eventualmente assegnati dopo il raggiungimento dei risultati previsti. Si tratta di un'azione sperimentale che durerà tre anni a partire già da questo anno scolastico 2013/14. Nella programmazione europea 2014/20 si sta prevedendo un'azione specifica per il rafforzamento dei Poli Tecnico Professionali, anche con l'eventuale ampliamento, se i risultati delle attività intraprese saranno positivi, di altri indirizzi strategici. Per il settore del turismo sono previste azioni sull'accoglienza e i beni culturali, mentre per l'enogastronomia si interverrà sull'internazionalizzazione e sul made in Calabria, puntando sulle filiere di vino, cedro, cipolla di Tropea, bergamotto, 'nduja, pane, olio ed erbe officinali.
Le attività finanziate riguardano l'alternanza scuola-lavoro, lo sviluppo dell'autoimprenditorialità, la conoscenza avanzata delle lingue, il rafforzamento dei laboratori specializzati, lo svolgimento di stages in Italia e all'estero e, per gli istituti che hanno curvato sull'agroalimentare, la partecipazione all'Expo di Milano del 2015.
Caligiuri, ricordando che questa iniziativa e' il frutto di un lavoro complesso avviato con il Sottosegretario alla Pubblica istruzione del Governo Monti, Elena Ugolini, ha concluso dicendo che "intendiamo porre i giovani calabresi anni avanti rispetto ai coetanei delle altre regioni meridionali perchè siamo i primi nel Sud a offrire queste opportunità formative. Ciò richiede da parte di tutti noi, a cominciare dalle scuole e dalle imprese coinvolte, il massimo impegno e senso di responsabilità per fare cogliere in pieno questa opportunità agli studenti calabresi".