Assist Link : i “cantinari” dei call center proliferano in città e provincia

Reggio Calabria Attualità

"Accade nella nostra città che, a pochi passi dalla sede dell’ispettorato del lavoro, una decina di lavoratori si ritrovino a lavorare in un “garage “con contratti tarocchi e per lo più senza percepire alcun stipendio". E' quanto denuncia SLC Cgil Calabria.

"Sempre la stessa azienda a Taverna - continuala nota dei sindacti - parrebbe addirittura in dei locali di proprietà del Comune, operava con le stesse modalità “truffaldine” prima di svanire nel nulla lasciandosi dietro migliaia di euro di debiti nei confronti dei propri dipendenti/collaboratori.

È quello che accade alla Assist Link, azienda con sede legale a Latina, che operava con due sedi sul territorio di Catanzaro. L’azienda esercitava nel settore dei call center in outsourcing, trattando la commessa Vodafone, applicando il contratto “tarocco” fatto tra ASSOCALL e UGL Terziario Nazionale che, bypassando la legge “Fornero”, non prevede il compenso per il riconoscimento orario ai lavoratori a progetto, così come invece stabilito dal CCNL delle Telecomunicazioni.

Decine di lavoratrici e lavoratori, già penalizzati dall’applicazione di un contratto “tarocco”, dopo aver lavorato per circa 2 mesi si sono ritrovati senza lavoro e senza alcuna retribuzione per l’opera prestata.

Ci chiediamo come aziende del calibro di Vodafone possano concedere attività ad aziende del genere. Anche per questo saremo in piazza il prossimo 4 Giugno a Roma per pretendere regole nella concessione degli appalti e rivendicare la messa in sicurezza dell’intero settore.

Ci provocherebbe grande amarezza inoltre che aziende “scriteriate” come Assist Link avessero avuto agevolazioni da enti pubblici, con qualche locale assegnato in comodato d’uso. Speriamo che il Comune di Taverna smentisca tale ipotesi che creerebbe non pochi imbarazzi all’amministrazione comunale.

In ogni caso come SLC CGIL metteremo in campo tutte le azioni giuridico-legali per far valere i diritti di queste lavoratrici e di questi lavoratori illusi e beffati dalle solite aziende senza scrupoli che lucrano sulla necessità di lavoro nella nostra terrà".


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