Pugliese-Ciaccio: svolto corso di formazione “Focus on terapia biologica in medicina interna”
“Focus on terapia biologica in medicina interna”, è questo il titolo del Corso di formazione tenuto quest’oggi presso la sala multimediale dell’Azienda Ospedaliera “Pugliese Ciaccio”, presidio Pugliese. Il corso, patrocinato dall’Azienda Ospedaliera, dall’Ordine dei Medici di Catanzaro, dalla Regione Calabria Tutela della Salute e dall’A.Cal.Mar, Associazione Calabrese Malati Reumatici, suddiviso in cinque sezioni, ha toccato diverse tematiche come le artriti reumatoide, il ruolo dei biologici in dermatologia, i biologici e la farmaco economica per approdare alle malattie infiammatorie croniche intestinali nell’era dei biologici e chiudere con i nuovi orizzonti previsti dall’utilizzo di queste terapie.
Numerosi i relatori illustri del panorama medico scientifico provenienti da tutta la regione che si sono succeduti nell’arco della giornata e altrettanti i partecipanti al corso.
Ad aprire i lavori e presentare il convegno è stato il dottore Salvatore Mazzuca, Direttore f.f. della Struttura di Medicina Interna del nosocomio e presidente del convegno insieme al collega Domenico Galasso, Direttore Emerito della stessa struttura e al dottore Luigi Lombardi Direttore del Dipartimento di Medicina e Specialità Mediche dell’Azienda Ospedaliera “Pugliese-Ciaccio”.
“ Lo scopo di questo convengo - ha detto il dottore Salvatore Mazzuca- è quello di presentare la sistematicità della terapia con farmaci biologici e mostrare la sua efficacia non solo in reumatologia ma anche in gastroenterologia, in dermatologia, in oculistica e in tutte le strutture specialistiche. Si tratta, infatti, di farmaci capaci di combattere direttamente il processo infiammatorio ma molto potenti e quindi in grado di portare effetti collaterali indesiderati. Per tale ragione, prima dell'inizio di una terapia con farmaci biologici, è opportuno fare uno screening allargato al paziente. Abbiamo, dunque, - ha continuato il dottore Mazzuca- voluto invitare non solo i colleghi specialistici di altre branche ma anche e soprattutto l'assessorato regionale, con la presenza del dottore Brancati e, quindi, le associazioni che si occupano dei pazienti per avere un approccio più ampio alla tematica che indagasse tutti gli aspetti della terapia. Non a caso abbiamo voluto inserire l'intervento relativo alla Farmaco Economia, su cui relazionerà lo stesso dottore Brancati, e la parte infermieristica. Nel primo caso, parlare di costi è fondamentale perché i farmaci biologici sono molto costosi ed è per tale ragione che l'impiego di questa terapia segue un piano terapeutico specifico. Del resto, un medico deve guardare al costo ma prima di tutto al risultato. Presenteremo infatti, casi clinici di pazienti trattati in passato con farmaci differenti che però non sono riusciti ad evitare le lesioni strutturali. Nel secondo caso, a relazionare ci sarà il personale infermieristico che lavora in day hospital perché la terapia, per i costi di degenza, deve essere fatta solo in day hospital. Al convengo sono stati invitati anche i presidenti delle onlus come l'A.cal.mar al fine ultimo di creare una rete perché questi tipi di malati, dopo avere girato il paese in lungo e in largo, possono essere curati solo con la rete, l'informazione e la sensibilizzazione”.
La Direzione Strategica ha espresso tutta la sua soddisfazione per la giornata dedicata allo studio, all’approfondimento e al confronto, motori pulsanti della crescita personale e professionale degli operatori sanitari e quindi Aziendale.
Prima di dare inizio ai lavori scientifici la parola è passata al dottore Pugliano, presidente dell’A.Cal.Mar, l’Associazione Calabrese Malati Reumatici.
“È un evento molto importante che anche qui a Catanzaro si inizi a parlare di cure biologiche - ha detto il Presidente regionale dell'A.Cal.Mar Pugliano- perché non tutti i malati reumatici sopportano l'efficacia dei prodotti standard e, quindi, rispondono alla terapia tradizionale. Questo focus voluto dall'Azienda Ospedaliera "Pugliese-Ciaccio" è un’ottima occasione per parlare, con maggiore sinergia con le differenti realtà presenti, di queste patologie reumatiche che, nel caso di malato cronico, costringono sulla sedia a rotelle finendo per interferire sulla vita quotidiana del paziente affetto”.