Vicenda rom: la Provincia smentisce Occhiuto
Con riferimento a quanto pubblicato dai quotidiani locali nell’edizione di Cosenza del 5 giugno dal titolo “Ora basta coi proclami. E’ tempo di agire” e “Rom sfollati, mille volti dell’emergenza”, siamo costretti a smentire le affermazioni del Sindaco di Cosenza, allorquando viene ricordato che “l’area in cui è ubicato attualmente il campo ROM è di competenza dell’Amministrazione Provinciale che dovrebbe, dunque, occuparsene e mettere in atto interventi concreti”.
A tal proposito, è bene precisare che l’Ente Provincia, in materia di Demanio Idrico, esercita compiti e funzioni limitate al rilascio di concessioni idrauliche e concessioni di aree demaniali nonché alla manutenzione di opere idrauliche solo in caso di assenza dei soggetti tenuti alla loro realizzazione e non ha facoltà di legge in merito ad eventuali emissioni di specifiche ordinanze di sgombero o altro potere di disporre iniziative tendenti alla risoluzione dell’annosa problematica.
E’ necessario altresì precisare che sia le leggi di decentramento statali che quelle regionali non hanno disposto in favore delle Province il trasferimento della proprietà dei beni demaniali insistenti su demanio idrico né tantomeno hanno disposto il trasferimento delle funzioni di ‘’amministrazione dei beni immobili dello Stato’’.
Inoltre, vi è da porre in evidenza che la competenza ad emanare eventuali ordinanze di demolizione di interventi abusivi realizzati su suolo di proprietà dello Stato o di Enti pubblici, ai sensi dell’art. 35 del D.P.R. 6/6/2001 n. 380 , è del Sindaco. Sono altresì di competenza dei Comuni gli interventi volti alla soluzioni di problematiche come quelle in questione.
Già in passato, per perseguire i fini indicati in precedenti provvedimenti dell’A.G. e con fondi propri di bilancio, al fine di rendere meno pericolosa la porzione di area demaniale per le persone che illegittimamente la occupano, si è provveduto più volte alla centralizzazione del corso d’acqua per migliorare le condizioni di deflusso ed a rimuovere in area demaniale tutta la vegetazione infestante, arbusti, rovi, canneti, etc. ai fini di una maggiore officiosità idraulica sia sulla sponda dx che sx del fiume Crati
Le sopra esposte azioni poste in essere dall’Ente Provincia di Cosenza sono tutte documentate e formalmente trasmesse sia agli Organi Giudiziari che al Prefetto di Cosenza oltre che al Comune di Cosenza e accompagnate da dedicate relazioni nelle quali vengono dettagliate tutte le procedure seguite ed i relativi impegni finanziari assunti.
Le stesse sono contenute negli atti della Prefettura di Cosenza di cui ai verbali relativi agli innumerevoli incontri convocati a suo tempo dalla stessa Prefettura sin dal 14 maggio 2010 .
Infine é bene ancora precisare, che l’Ente Provincia di Cosenza, al fine di contribuire alla risoluzione della delicata ed eccezionale problematica in questione, ed andando anche al di là dei compiti istituzionali dell’Ente, in occasione dei precedenti incontri convocati dalla Prefettura di Cosenza ed alla presenza delle Autorità competenti, ha sempre dato la più ampia disponibilità e collaborazione per la soluzione di un problema sociale che coinvolge centinaia di persone e del quale la comunità deve farsi carico.
“ Non è nostro costume fare proclami” – ha affermato Mario Oliverio -. Piuttosto di fronte ad una vicenda così drammatica quale è quella che è stata riproposta in questi giorni dall’incendio che ha interessato il campo nomadi non è possibile continuare nel teatrino dello scarico delle responsabilità.
La legge è chiara ed affida compiti e funzioni ben precise.
E’ bene ricordare, a tal proposito, che sono stati annunciati in questi anni ed anche nel recente passato, interventi risolutivi fino ad ora non realizzati.
Non è nostra intenzione fare polemica sterile ma quantomeno si eviti lo scaricabarile.
Di fronte alla drammatica vicenda riproposta in queste ore, chi per legge è preposto ad intervenire lo faccia senza esitare e con la dovuta concretezza ed urgenza“.