Camera di commercio, economia locale in crisi
Uno scenario economico poco incoraggiante, caratterizzato da una congiuntura ancora negativa; a fronte di timidi segnali di ripresa in alcuni Paesi europei, l’Italia nel 2013 non mostra una reazione positiva (con un PIL che segna tra il 2012 ed il 2013 un - 1,9%, a fronte di un dato medio Europa del +0,1%) e, nel caso della provincia di Reggio Calabria, emerge una maggiore difficoltà ad affrontare il necessario riassestamento del sistema economico locale.
Sono i risultati presentati dal Presidente della Camera di Commercio di Reggio Calabria, Lucio Dattola nel corso della XII “Giornata dell’economia”, un appuntamento annuale del sistema camerale italiano per presentare i dati, le tendenze e gli scenari economici dal punto di vista delle Camere di commercio.
E’ un dato di fatto; la struttura produttiva è ancorata, tutt’oggi, ad un modello “tradizionale” di sviluppo, a fronte di un contesto dove la nuova leva competitiva dei territori deriva in larga parte dalla capacità del sistema produttivo di innovare attraverso l’incontro del terziario avanzato con l’industria manifatturiera. Le imprese reggine continuano ad essere presenti soprattutto nel settore del commercio e dell’agricoltura, mentre le attività industriali risultano sottodimensionate rispetto alla media nazionale (rappresentano solo l’8,2% a fronte di un dato medio nazionale pari a circa il 10%). Eppure i dati provenienti dal mondo delle imprese sono forse gli unici ad evidenziare una “voglia di ripresa”. Nel 2013 il saldo tra iscrizioni e cessazioni è positivo (+322 unità produttive), in controtendenza rispetto al dato medio nazionale (-0,5%), ed il dato continua a crescere anche nel 1° trimestre 2014 portando il numero delle imprese registrate al 31 marzo a 50.037 ( a fronte di 49.946 imprese registrate al 31/12/2013). Crescono soprattutto le società di capitali (oltre 400 unità in più), indice di un percorso di ristrutturazione del sistema produttivo verso forme inmprenditoriali più competitive, e cresce in particolare, la componente giovanile dell’imprenditoria: nel 2013 il 45,6% delle nuove imprese sono state avviate da giovani (a fronte di un dato medio nazionale pari al 33,9%).
Risultano preoccupanti invece tutti gli altri indicatori economici: il reddito pro-capite (12.386 €) è pari al 71,6% del dato medio nazionale, ed inoltre si riduce il patrimonio complessivo delle famiglie tra il 2011 ed il 2012 di oltre 2 miliardi di euro. Si registra anche un contenimento di consumi pro-capite pari a 13.099 €, inferiore al dato 2011.
Un dato sicuramente allarmante riguarda l’incremento non indifferente delle famiglie in condizioni di povertà che, nel caso specifico di Reggio Calabria, hanno raggiunto ben il 29,7% sul totale delle famiglie, con un aumento di quasi 2 punti percentuali rispetto all’anno precedente, e di quattro punti rispetto al 2010. In termini numerici, oltre 65.000 famiglie nella sola provincia reggina, vivono con un reddito al di sotto della soglia di povertà.
Rimangono negativi i dati sul mercato del lavoro, caratterizzati da un continuo calo della forza lavoro (28.000 unità in meno nell’ultimo decennio) evidente segno di un generale “scoraggiamento”: aumenta, infatti, il numero di persone giovani e non più giovani che, senza lavoro, abbandonano anche la ricerca di un impiego e non rientrano più nemmeno nella categoria di disoccupati. Il tasso di disoccupazione raggiunge il 20,5% ( 12,2% dato medio Italia) e, nel caso dei giovani, raggiunge addirittura quota 62,5% (fascia di età 15-24 anni).
Aumenta in provincia di Reggio Calabria, la rischisità del credito; nel 2013 il rapporto tra sofferenze ed impieghi concessi alle imprese locali sfiora addirittura il 30% (in Italia il 13%). Tutto ciò in parte spiega perché a fronte di 7 miliardi di euro di depositi bancari registrati a livello provinciale corrispondono circa 4 miliardi e mezzo di € concessi in prestito.
“Il compito del sistema camerale è quello di comunicare ai decisori politici, al mondo economico, alle forze sociali, la performance del nostro sistema imprenditoriale e più in generale del nostro sistema economico, affinchè i soggetti preposti possano progettare programmi e realizzare interventi di sviluppo adeguati ad imprimere una spinta per la ripresa e per una reale inversione di tendenza rispetto alle criticità che costantemente ci troviamo costretti ad evidenziare – ha dichiarato il Presidente della Camera di Commercio, Lucio Dattola - ma è anche quello di sostenere la competitività delle piccole e microimprese attraverso il sostegno agli investimenti in innovazione, promozione commerciale, formazione. Dal 2005 abbiamo costantemente investito in contributi erogati direttamente alle imprese del territorio e, proprio in occasione della Giornata dell’Economia, vogliamo rilanciare un nuovo invito ai nostri stakeholders a investire, per crescere e per far crescere l’economia locale”.
Per il 2014 l’Ente camerale reggino erogherà un milione di euro in contributi, nella misura del 70% degli investimenti che le imprese potranno effettuare per lo sviluppo delle proprie attività. Gli interventi, presentati nel dettaglio dal Segretario Generale della Camera di Commercio, dott.ssa Natina Crea, potranno essere finalizzati al miglioramento dele dotazioni strumentali informatiche, all’attivazione di siti Internet e allo sviluppo del commercio elettronico, al deposito di brevetti e registrazione di marchi, alla formazione del personale aziendale, all’apertura verso mercati esteri attraverso la partecipazione a manifestazioni fieristiche e missioni, alla qualificazione dei dipendenti nelle lingue straniere, all’acquisto di impianti di videosorveglianza per contrastare fenomeni criminosi, alla realizzazione di check-up economico-finanziari per migliorare l’assetto finanziario dell’impresa, all’introduzione di sistemi di certificazione aziendale quali strumenti di crescita e di sviluppo aziendale.