Pd su situazione provincia di Vibo Valentia
"Il Paese vive una crisi economica e sociale profonda, che colpisce il lavoro, l’impresa, le famiglie, soprattutto i giovani." Lo afferma in una nota la segreteria provinciale del Pd di Vibo Valentia.
"Anche le difficoltà della politica - continua la segreteria - e il distacco dei cittadini dai partiti e dalle istituzioni sono legati a una crisi con aspetti e profondità non conosciuti, che ha scosso istituzioni, messo alla prova governi, destabilizzato sistemi politici. Se, dunque, la politica vuole riacquistare credibilità deve tornare a essere propositiva, non rimanere in circuiti autoreferenziali ma parlare dei problemi, mettere in moto opportunità per fornire risposte concrete. Da queste riflessioni nasce il presente documento elaborato dalla Segreteria provinciale e dagli amministratori locali del Pd facendo seguito alla Conferenza dei Sindaci che si è svolta giovedì 12 giugno 2014, convocata dal Commissario Dott.Mario Ciclosi presso la sala consiliare dell’Amministrazione Provinciale di Vibo Valentia. La situazione sociale, politica e amministrativa in cui attualmente versa la Provincia di Vibo Valentia richiede una attenta analisi, il più oggettiva possibile, di tutta una serie di problematiche vissute dall’intero territorio provinciale di Vibo Valentia nonché dalla stessa Amministrazione Provinciale. In qualità, pertanto, di amministratori locali (Sindaci, Assessori e Consiglieri Comunali) di questo territorio nonché di dirigenti del Partito Democratico abbiamo inteso ed intendiamo portare alla attenzione del Commissario Prefettizio Dott. Ciclosi alcune criticità riscontrate nella gestione dell’Ente Provincia che inevitabilmente si riflettono sull’intero tessuto sociale, culturale economico e politico di questo nostro territorio. Fatte queste doverose premesse, non si può più evitare di mettere in evidenza come alcune scelte strategiche poste in essere da chi ormai da quasi due anni è stato chiamato ad amministrare la nostra Provincia hanno avuto ripercussioni devastanti per tutto il territorio. La dichiarazione del dissesto economico-finanziario, attuata senza alcun tentativo concreto di intraprendere strade alternative quale il piano di riequilibrio finanziario pluriennale ( art.243 bis Tuel) o l’utilizzo dell’ anticipazione di liquidità prevista dal DL n°35/2013 dimostrano una gestione della cosa pubblica senza alcun sentimento per questo territorio ma meramente burocratica.
Siamo assolutamente convinti che una decisione così forte imponeva un coinvolgimento e un confronto con tutti gli amministratori locali oltre che una più approfondita valutazione delle conseguenze che, puntualmente, si sono poi verificate sul territorio provinciale, caratterizzato da un’economia già fortemente depressa per le già troppe emergenze socio economiche ed occupazionali in atto. Gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, sulla viabilità piuttosto che in tutti gli altri ambiti di competenza provinciale, ad oggi non è dato sapere se e quando saranno effettuati e questo con ulteriore e grave pregiudizio di quello che potrebbe essere il buon esito di una stagione turistica estiva alle porte e già seriamente messa in pericolo dalle emergenze igienico sanitarie in atto ( rifiuti e acqua potabile…). Se a questo aggiungiamo per ultimo, ma non da ultimo, il blocco della Stazione Unica Appaltante, che nonostante le rassicurazioni fornite in conferenza continua ahinoi a perdurare, allora la gravità della situazione emerge nella sua più assoluta interezza.
In un momento storico in cui il Governo con un ulteriore decreto impone agli Enti Locali, con decorrenza 1 luglio 2014, a ricorrere per l’acquisto di beni servizi e forniture obbligatoriamente a Consip o Centrali Uniche di Committenza, l’Amministrazione Provinciale decide, ancora una volta senza consultazione e coordinamento con gli amministratori locali e la Prefettura di Vibo Valentia, di bloccare e/o sospendere sine die le attività della Stazione Unica Appaltante, in assoluto contrasto sia con il Protocollo di Intesa approvato e siglato con glia altri EE.LL della Provincia e ancor di più con le disposizioni normative vigenti. Le carenze organizzative dell’Ente Provincia, determinate anche da una programmazione dei fabbisogni del personale dimostratasi ad oggi inadeguata alle reali esigenze dell’Ente, non possono assolutamente pregiudicare e/o rallentare il corretto e rapido svolgimento di procedure amministrative già avviate ed in corso di definizione, pregiudicando inoltre il buon esito di gare ed il rispetto delle tempistiche imposte da bandi comunitari e regionali, pena la decadenza dai finanziamenti assegnati ai comuni della provincia o alle istituzioni scolastiche. Né tanto meno è ammissibile che una definizione strettamente ragionieristica e poco attenta della dotazione organica dell’Ente Provincia possa mettere a rischio la tranquillità di qualche centinaio di famiglie che ad oggi possono contare su una unica entrata che è quella dello stipendio mensile, anche quest’ultimo ormai non più garantito sempre dalla stessa amministrazione provinciale. Amministrare la cosa pubblica è una missione oramai e significa ancor di più assumersi responsabilità per il bene della collettività, attivandosi prontamente per dare risposte alle istanze di territori, dipendenti e cittadini, di cui si conoscono i nomi, le storie personali ai reali bisogni.
Tutto quanto sopra esposto, in un’ottica di una chiara, trasparente e completa informazione, impone che questa Amministrazione Provinciale effettui un radicale cambio di rotta al fine di riuscire a dare risposte concrete e non solo tagli ai cittadini di questa provincia che di emergenze ne vivono già troppe quotidianamente e che non vogliono assolutamente vedersi ulteriormente depauperati di altri servizi ed ulteriormente impoveriti da scelte amministrative non adeguate a ciò che il tessuto economico e sociale richiede, sempre nel più ampio rispetto della legge e dei ruoli che ognuno ricopre. Ribadendo ulteriormente la necessità che siano messe in atto scelte programmatiche serie e concrete per dare risposte immediate al Nostro territorio, chiediamo al Commissario Prefettizio della Provincia di Vibo Valentia di attivare immediatamente tutte le azioni necessarie a dare riscontro e soluzione alle problematiche sopra evidenziate. Inoltre, visto quanto disposto dalla Legge Del Rio 56/2014 in tema di disposizioni su provincie e di elezione degli organismi statutari di questi Enti, chiediamo al Commissario Ciclosi di procedere immediatamente con tutti gli adempimenti necessari al fine di consentire lo svolgimento delle elezioni del Presidente della Provincia e del nuovo Consiglio Provinciale- chiude la nota - cosi come previsto dalla sopra citata legge 56/2014, oltre che l’insediamento dell’Assemblea dei Sindaci, organismi istituzionali questi che saranno chiamati ad amministrare la Provincia di Vibo Valentia nell’immediato futuro."