Medio Savuto: il primo lotto si avvia al completamento
E’ stato abbattuto questa mattina l’ultimo diaframma della galleria della strada del Medio Savuto, compreso tra Soveria Mannelli e la provincia di Cosenza, con il quale si avvia a completamento il primo lotto dell’importante infrastruttura. Alla cerimonia, che si è tenuta nell’area del cantiere, nel territorio del comune di Pedivigliano, hanno preso parte il commissario straordinario della Provincia di Catanzaro, Wanda Ferro, il prefetto Raffaele Cannizzaro, il vescovo di Lamezia Terme mons. Luigi Cantafora, i sindaci e gli amministratori del comprensorio, autorità civili e militari, i tecnici tra cui il direttore dei lavori Giovanni Angotti, e i tecnici dell’ente intermedio Floriano Siniscalco, Eugenio Costanzo, e Vincenzo Coppola.
“L'idea di collegare le aree del Cosentino, attraverso la valle dell’Amato, con la strada dei Due Mari in corrispondenza di Marcellinara – ha ricordato il commissario Ferro ripercorrendo la cronistoria dell’opera – è nata già fin dalla fine degli anni ’70. L’idea era ed è quella di costituire un collegamento a scorrimento veloce tra Cosenza e Catanzaro, in sostituzione della vecchia Strada Statale 19, collegando tutti i paesi dell’entroterra e anche come valida alternativa al percorso lungo l’autostrada”.
“L’apertura della galleria – ha proseguito Ferro - rappresenta un passo importante nella realizzazione del primo lotto dell’opera e testimonia la continuità dei lavori e il superamento delle trascorse difficoltà. Con l’apertura della galleria si avvia verso l’apertura un’opera di grande complessità dal punto di vista tecnico, ma di importanza strategica per l’area centrale della Calabria”. Ferro ha ricordato inoltre che l’opera ha una grande importanza “innanzitutto per la velocità di collegamento, se si considera che in 30 chilometri e circa mezz’ora di viaggio, sarà in grado di collegare dalla provincia di Cosenza fino alla SS 280 a Marcellinara, con un enorme risparmio di tempi rispetto anche al percorso autostradale. Inoltre è da evidenziare la possibilità di togliere da uno storico isolamento i comuni del Reventino, con i loro 45 mila abitanti complessivi e la presenza di numerose e importanti aziende”.