Calabria Lavoro: Cgil, trattenuta illegittima su stipendi
"Ciò che stanno subendo mensilmente i lavoratoripercettori di mobilità in deroga da parte di Azienda Calabria Lavoro guidata dall'Avv. Pasquale Melissari è inaccettabile. Riteniamo alquanto illegittimo l'atteggiamento dell'azienda nei confronti di coloro i quali prestano la propria opera attraverso tirocini formativi presso Enti Pubblici e Privati e che stanno pagandola crisi sulla propria pelle in modo ancora piu' accentuato". E' quanto si legge in una nota della Cgil.
"In questi giorni, infatti, - è scritto - interpellati dalle lavoratrici e dai lavoratori, siamo stati messi a conoscenza che, per ciò che concerne l'erogazione delle spettanze relative alle politiche attive, ai nostri iscritti e non solo, l'Azienda Calabria Lavoro sta continuando ad applicare la trattenuta Irpef del 23%". La Cgil, si fa riulevare, "con richiesta formale del 17/06/2014 ha chiesto loro di sospendere tale trattenuta, in attesa di un chiarimento in merito a tale applicazione. Ebbene la risposta da parte di Azienda Calabria Lavoro non e' mai arrivata. L'azienda, infatti, con silenzio assordante, aria di superiorità, superficialità ed arroganza, ha continuato per la sua strada ignorando la richiesta delle organizzazioni sindacali, ma soprattutto, quel che è peggio, infischiandosene dei danni economici che sta continuando a causare alle lavoratrici, ai lavoratori e alle loro famiglie". Secondo la CGil "tale trattenuta risulta essere non dovuta, come si evince dalla Manifestazione d'Interesse, pubblicata dalla Regione Calabria -BURC del 05/07/2013 n. 27 parte terza - e come recita l'Art. 34 del DPR 29/09/1973 n. 601. Nell' assoluta convinzione che si stia interpretando il bando regionale in maniera erronea, e visto che non ci sono margini di un colloquio per responsabilità del Commissario, chiediamo alla Presidente Antonella Stasi e all'Assessore al Lavoro Nazzareno Salerno - scrive il sindacato - di voler intervenire convocando le parti, al fine di poter evitare tensioni sociali con i lavoratori e trovare una soluzione immediata a questa vicenda anomala, che vede colpiti ingiustamente le lavoratrici e lavoratori".