Beach soccer, intervista a Vavalà e Staffa
Il Beach Soccer torna nella città dov'è nato. Torna a Catanzaro". E' il primo commento di Luigi Vavalà, Ds del Catanzaro Beach Soccer di cui è stato fondatore e presidente per 14 anni. Oggi, nel quindicesimo anno, è ancora lì. Ed è lì con gli occhi lucidi, la passione di un ragazzino e nessuna intenzione di fare vacanza. Perchè la sua estate è solo beach soccer.
La sua estate è tra carte, viaggi, gestione di calciatori e tutto quello che ha a che fare con il pallone sulla sabbia. Emozionato? Si sbatte per fare il duro ma: "riparto dal primo scudetto, quello vinto qui. Una tappa a Catanzaro ti fa rivivere quelle immagini, quel ricordo ancora vivo che mi ha regalato un'emozione unica". Tanto unica da perdere il sonno? "No, dormiremo perchè siamo troppo stanchi. E poi ci sarà il sabato contro un Catania fortissimo, da paura. Ma non mi pare che il regolamento gli consentirà di giocare con un giocatore in più, quindi ce la giochiamo. Noi avremo il nostro pubblico, su quello dobbiamo costruire l'entusiasmo per giocarci la partita.
Hanno un allenatore straordinario, Suarez, ma la mia squadra nel corso degli anni ha battuto corazzate più importanti di questo Catania che, comunque, oggi si presenta come la favorita per lo scudetto 2014". Catania con pezzi da novanta in formazione. Tra questi un ragazzo di Catanzaro, Emanuele Zurlo. Il Ds Vavalà sottolinea la stima: "Ci fa onore. Zurlo sta crescendo sia nel Catania che in nazionale e il suo successo è motivo d'orgoglio per l'intera città. Anche il Catanzaro Beach Soccer, nel passato, ha "girato" giocatori alla nazionale: Staffa, Vasile e Gentile hanno fatto quello che sta facendo oggi Zurlo. E se oggi Catanzaro è orgogliosa che uno come Zurlo va a giocare a Catania, non dobbiamo dimenticarci che qualche anno fa per molti era motivo di vanto giocare col Catanzaro. Sia chiaro: non siamo affatto una decaduta, il blasone esiste ancora e ce lo teniamo stretto.
Perchè nonostante il vil denaro non ci consente di essere i favoriti, siamo sempre il Catanzaro e questo sport è nato qui". Sabato, quindi, il big match. La favorita contro i padroni di casa. Catanzaro – Catania è già cominciata e non c'è bisogno di invitare la gente al beach stadium. "Al Santa Fè sarà una festa- dice Vavalà- e quando c'è di mezzo il giallorosso gli inviti non servono: gli spalti saranno gremiti e la squadra sarà accompagnata da una vera e propria tifoseria". Vavalà parla di gruppo come fosse un'orchestra in cui ogni elemento deve suonare il suo strumento altrimenti stoni.
Non gli piace parlare dei singoli, la squadra è una famiglia. Ma la dedica personale c'è lo stesso. "Si parla sempre di giocatori e allenatore ma c'è un ragazzo, professionista serio e preparato, che risponde al nome di Walter Varano, il nostro preparatore atletico, che sta facendo un lavoro straordinario. I ragazzi volano sulla spiaggia ed il merito è tutto suo, sta facendo la differenza ed è il nostro segreto. Chi segnera? Non lo so, basta che vinciamo. E se vinciamo il trionfo sarà di tutti".
Carico a mille Vavalà, concentrato il capitano. Valerio Staffa, fresco di fascia concessa da Checco Vasile prepara la tappa a casa sua. Nel vero senso della parola. "Mi sento emozionato come poche volte nella mia carriera. Giocherò con la squadra della mià città in un beach stadium costruito nel mio lido, il Santa Fè. Ho giocato con la nazionale e squadre importanti, ma forse questa tappa rappresenta il massimo per uno come me. Soprattutto perchè lo farò da capitano grazia ad un gesto, quello di Vasile, che mi ha commosso e reso felice.
Dopo 14 anni cedere la fascia è un segnale di una stima immensa. Non nego di aver sentito il brivido dietro la schiena. La gente verrà, non servono frasi ad effetti. La speranza è che abbiano l'entusiasmo che abbiamo noi". Il Catanzaro a Catanzaro, la festa del beach è già iniziata. Sabato big match contro Catania, il miracolo si può fare.