Catanzaro beach soccer, intervista ad Alessio Mauro
La parte bella e buona della tappa catanzarese. Il migliore in campo. La piacevole sorpresa. Il giocatore da cui ripartire. Tutto questo è Alessio Mauro, difensore roccioso del Catanzaro Beach Soccer che oggi, dopo la brutta sconfitta con Panarea in casa, rappresenta uno dei pochi motivi che regala sorrisi nel sodalizio del presidente Sigillò. Mauro è presente e futuro. Un gladiatore. Quasi impossibile saltarlo, se lo fai ti riprende perchè dotato di fisico e gamba che fanno paura. Anni 22, seconda stagione al beach per un risultato facile da intuire: da qui ai prossimi 10 anni c'è un altro potenziale campione in maglia giallorossa. La sconfitta brucia ancora, ma entusiasmo e positività sono elementi essenziali di questa disciplina e dello spirito del Catanzaro Beach Soccer. Alessio è ancora amareggiato, ma anche fuori dal campo sa il fatto suo. “Una tappa da dimenticare – dice Alessio- perchè quando perdi due partite davanti al tuo pubblico fa male. Con Catania era da mettere in cantiere perchè sono una corazzata ma perdere il derby brucia tantissimo. Era il mio esordio a Catanzaro e ha coinciso con la prima sconfitta nel derby in dieci anni: terribile”. Mauro – Bafode, la partita nella partita. Il giocatore di colore ha fatto un gol su calcio piazzato ma per il resto Mauro vince la sfida e annulla uno dei più talentuosi attaccanti della serie A. “Mi sono divertito nel marcare un grande giocatore. Dicono che non gli ho fatto toccare palla, forse è vero. Ma vi assicuro che è fortissimo. Mi spiace soltanto che a guastare questa sfida sia stato l'arbitro con delle decisioni discutibili sul suo gol: può anche fischiarmi fallo, ma la punizione che è valsa il 3 a 2 va battuta da centrocampo e non da dove Bafode ha battuto. Anche sul gol del 2 a 2 ci sarebbe tanto da dire. Non abbiamo perso per questo, ma gli arbitri non sono stati all'altezza”. Nessuna sbavatura di Mauro, quel Bafode se l'è preso e lo ha incatenato. Qualche scontro fisico ma entrambi hanno dato spettacolo e Mauro ha vinto il corpo a corpo. Ma a vincere la gara è stato Panarea, cosa non ha funzionato? “L'atteggiamento mentale non è stato quello giusto. Abbiamo approcciato sicuri di vincere il derby e lo abbiamo perso. Fisicamente, grazie al gran lavoro di Varano, stiamo bene. Credo che di squadra abbiamo commesso l'errore di sottovalutare i cugini”. La prossima tappa non è una gitarella in campagna. C'è Terracina, altro squadrone insieme a Catania. Mauro dà risposte forti. “Se noi abbiamo perso contro Panarea, Terracina può perdere contro di noi. Il Beach Soccer non conosce più pronostici, se hai cuore e grinta puoi battere chiunque. Dobbiamo avere la forza di rialzarci al più presto”. Le partite iniziano ad essere tante, forse Mauro si è fatto un'idea su squadre forti e giocatori difficili da marcare. I migliori? “Catania e Terracina squadre più forti in assoluto. Individualmente dico Rodrigo del Catania e Zurlo, anch'esso del Catania ma catanzarese puro sangue. Emanuele sta facendo benissimo e la sua presenza in nazionale deve essere motivo d'orgoglio per tutti noi che siamo suoi amici fuori dal campo ma avversari sulla spiaggia”. Un giovane che esalta un altro giovane. Spirito da beach soccer. Spirito da grande giocatore. Spirito griffato Alessio Mauro.