Sgominata banda di donne slave incinta dedita a furti in appartamento
Sgominata banda di donne slave incinta dedita a furti
Doppia operazione di polizia delle "volanti" nella giornata di sabato che ha condotto all'arresto, in due distinti momenti, di ben quattro donne di origine slava per furto aggravato in appartamento, nell'ambito del piano straordinario di controllo del territorio predisposto dal Questore di Reggio Calabria, Carmelo Casabona. La prima operazione a seguito del furto in un appartamento in v.le Aldo Moro. Mentre la proprietaria si trovava nell'appartamento attiguo dei genitori, le due cittadine della ex Jugoslavia Dubraka Jovinovic, 24 anni, e Vesna Nokolic, 22 anni, entrambe incinta sono entrate dalla porta (non chiusa con le mandate) rubando la somma di 105 euro in contanti. Le donne sono state sorprese sul pianerottolo e inseguite da alcuni parenti della vittima del furto. Giunta sul posto anche la Polizia, ha bloccato le due slave ed accompagnarle in ufficio per gli adempimenti del caso. Jovinovic, era stata raggiunta da ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minori di Trieste per un cumulo di pene per reati contro il patrimonio e deve scontare due anni e tre mesi di reclusione. La seconda operazione alle ore 17.30 circa sempre di sabato, quando la Sala Operativa viene allertata per un furto avvenuto in un palazzo di via Osanna. Anche questa volta la "volante" è intervenuta immediatamente e grazie alle indicazioni fornite da un condomino scatta alla ricerca di altre due slave. Le due donne, Noemy Dragutonovic, 20 anni, e Cristina Nikolic, 21 anni, sono state individuate dal personale di polizia in via Vittorio Veneto e bloccate con ancora la refurtiva, ossia un passeggino ed un dondolo per neonati e dichiarate in arresto per furto aggravato. Una delle due, Cristina Nikolic madre di quattro figli ed incinta di 6 mesi, a seguito degli accertamenti investigativi è risultata essere latitante in quanto raggiunta da un ordine di carcerazione della Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni di Milano, per un cumulo di pene di ben 13 anni e 4 mesi di reclusione, nonché 9 mesi di semidetenzione, a seguito delle numerose sentenze di condanna per reati contro il patrimonio.