Saldi, Confartigianato Crotone: “vero flop”
Confartigianato Crotone, in una indagine effettuata in questi giorni di saldi tra le proprie imprese associate operanti nel settore della vendita di pelletteria, abbigliamento, tessile, articoli da regalo e prodotti del nostro artigianato artistico, vuole segnalare una situazione generale delle “famiglie ed imprese” che sempre più diventa difficile e insopportabile.
Tanti esercenti invece di registrare incrementi di vendita hanno avuto dei cali, quasi come se i saldi non fossero mai iniziati. Un trend negativo che avevamo avuto già con i saldi invernali e che continua purtroppo anche in questo periodo, salvo alcune eccezioni dovute a qualche presenza in più nel territorio, ma niente di eccezionale. Una situazione quindi devastante, dovuta principalmente alla grande disoccupazione che pone le famiglie nelle condizioni di non poter spendere nulla di extra se non solo ed esclusivamente per i beni di prima necessità.
In questi giorni numerosi piccoli imprenditori si rivolgono alla Confcommercio confessando il loro forte disagio, anche psicologico, e la loro fatica a resistere sul campo. E’ una vera emergenza anche esistenziale che la dice lunga sulla situazione che si registra quotidianamente. E anche per chi opera nel settore associativo diventa sempre più difficile ascoltare le tantissime storie di difficoltà finanziarie, a volte irrisolvibili o con vie di uscite difficili da intraprendere.
E se il lavoro autonomo vive questo stato di crisi, la situazione non varia se si guarda alle tante famiglie che a stento riescono a tirare avanti in una solitudine mortificante e in un silenzio e apatia totale da parte delle Istituzioni e della Politica. Tali soggetti sembra siano collocati su un’altra pianeta, lontano dai problemi, capaci solo di organizzare convegni e tavole rotonde su problematiche che ritornano in voga solo ed esclusivamente alla vigilia delle campagne elettorali. Una vera offesa al mondo delle famiglie e delle imprese.
Da queste considerazioni, purtroppo negative, recepite anche in queste giornate di saldi (che sono diventati i veri testimonial della crisi che viviamo) vogliamo ancora una volta, ove c’è ne fosse bisogno, suggerire qualche accorgimento ai rappresentanti politici nazionali e regionali: azioni volte a favorire l’erogazione del credito per le piccole imprese o una diminuzione del costo del lavoro o una semplificazione degli iter burocratici che continuano a soffocare tutto il nerbo produttivo della nostra Regione. E ancora una programmazione seria e concreta dei fondi europei.
Se poi le azioni che si vogliono mettere in campo sono altre, ben venga, purché si faccia qualcosa per le nostre piccole imprese e per le nostre popolazioni che vivono questa situazione drammatica dovuta anche ad una carenza infrastrutturale che è divenuta vergognosa. E’ paradossale che, nel caso Alitalia, la politica e il mondo creditizio, con un tratto di penna, abbiano azzerato milioni di crediti nei confronti dell’azienda, e invce, circa coloro i quali creano realmente il PIL della nostra nazione, non si faccia nulla se non tante promesse mai mantenute.