Il Lamezia beach soccer sfiora l’impresa a Milano
Prova d’orgoglio del Lamezia Beach Soccer che nella penultima giornata del girone A sfiora l’impresa contro i campioni d’Italia in carica di Milano.
Per poco, dunque, sulla sabbia del Betclic Beach Stadium “Matteo Valenti” di Viareggio, Davide non è riuscito a sconfiggere Golia. Stavolta una battuta d’arresto onorevole, insomma, anche se alla fine ugualmente molto amara visto che sancisce la matematica retrocessione in B, con un turno d’anticipo, della compagine lametina unitamente a Livorno. Biancoverdi ed amaranto sono ancora fermi a zero e quindi, ad una giornata dal termine, non possono più sperare di agganciare la terzultima posizione distante ben 8 punti.
Rispetto al match con Viareggio, mister Saladino può contare su due elementi in più: i difensori Notaris e Cerminara.
Milano, che ha l’obbligo di vincere per non perdere il treno che porta alle finali scudetto in programma a Catania per i primi di agosto, parte col piede pigiato sull’acceleratore ed impiega appena due giri di lancette per sbloccare la parità iniziale con il brasiliano Leo, lesto a ribattere in rete una corta respinta di Lanzo. Sempre il numero undici rossonero è protagonista al 5' con un missile terra-aria che scheggia la traversa della porta calabrese. Al 10' i rossoneri raddoppiano capitalizzando al massimo la punizione dal limite di Zambelli. Prima del riposo Lamezia prova a reagire con un calcio da fermo, di destro a giro, di Notaris che si alza e poi si abbassa repentinamente sbattendo sulla faccia interna del montante della porta milanese.
La seconda frazione si apre con il Lamezia determinato a riaprire i giochi. E per i lombardi si fa subito dura, soprattutto nel cercare di arginare uno scatenato Mascaro che in appena 4’ capovolge addirittura il risultato. Il difensore-goleador dapprima accorcia le distanze con un guizzo di rapina a centro area, quindi pareggia con una giocata straordinaria che fa spellare le mani al pubblico viareggino (stop al volo e staffilata sotto il set più lontano), ed infine aziona il sorpasso trasformando un calcio piazzato complice pure un falso rimbalzo del pallone sulla sabbia. La formazione allenata da Panizza, pur accusando il colpo, prova a scuotersi ma D’Augello è bravo nel doppio intervento su Maiorano. Nulla può, tuttavia, al 10’ sulla conclusione ravvicinata dello stesso beacher rossonero, imbeccato da un assist dalla destra di Eudin.
Nella terza ed ultima frazione, Milano si riversa dalle parti di Lanzo ma i calabresi oppongono una strenua resistenza provando, al contempo, a colpire in contropiede. E ci vanno vicini col solito Mascaro che non inquadra di poco lo specchio. Gol sbagliato-gol subito, recita la nota legge non scritta del pallone, ed infatti dopo neanche un minuto i lombardi siglano quella che sarà la rete decisiva. Azione da manuale di Leo che attraversa tutto il fronte d'attacco, si allarga sulla destra e mette al centro un pallone invitante per Maiorano al quale basta spingere in rete la sfera. Lamezia non si arrende e lotta fino all’ultimo secondo. Le speranze di riagguantare i campioni d’Italia in carica e portarli al tempo supplementare, svaniscono sul bolide al volo scagliato dalla distanza da Notaris e che esce di un soffio facendo la barba al palo. Nota di merito anche per i soliti quattro coraggiosi sostenitori di Muraca e compagni, presenti in tribuna con tanto di striscione “Lamezia Terme presente”.