Mastroianni: “L’ospedale di Lamezia è sul baratro”

Catanzaro Salute

Riceviamo e pubblichiamo una nota di Nicola Mastroianni, consigliere provinciale di Catanzaro in merito alla situazione sanitaria dell’ospedale di Lamezia Terme. Situazione sanitaria “al baratro”.

“Nel corso degli anni nel nosocomio ospedaliero di Lamezia Terme sono stati creati servizi per rispondere alle necessità degli utenti dell’intero comprensorio in maniera efficiente e strutturata che, purtroppo, sono stati VOLUTAMENTE depotenziati e smantellati da quando è stato decretato l’accorpamento all’ASP di Catanzaro.

Vengono i brividi solo a pensare che, nonostante la voragine dei debiti prodotti dal sistema sanitario regionale calabrese, all’Ospedale lametino da anni manca il personale medico e paramedico e, quotidianamente continuiamo a subire mortificazioni assistendo attoniti al grave e infondato ridimensionamento dei posti letto e dei servizi nel nostro nosocomio e, più in generale, al contestuale smantellamento dell'intero sistema sanitario lametino.

Molte figure professionali sono andate in pensione senza il ripristino del turnover e molti reparti sono privi delle figure dei primari indispensabili per la conduzione dell’Unità Operativa.

La mancanza è diventata ormai cronica e strutturale: da almeno cinque anni mancano primari di ruolo all'interno dei vari reparti, sono acuite le carenze di personale del pronto soccorso che rende le attese ancora più lunghe specialmente nel periodo estivo quando le attività di ps aumentano in modo esponenziale, e infine, le lunghissime liste d'attesa per le prenotazioni e per il pagamento ticket che ci collocano nelle classifiche certamente più basse del resto d’Europa e del mondo per la qualità ed i tempi dei servizi sanitari pubblici.

A voler essere pratici, è inconcepibile che ai nostri giorni nell’U.T.I.C. (unità intensiva terapia cardiologica) non si impiantano più i pace maker mentre, nel centro trasfusionale operano solo tre medici per H.24 e non è facile garantire le prestazioni dovute ai circa 100/120 pazienti giornalieri che da sempre sono seguiti nelle loro gravi e delicatissime patologie.

La situazione non è migliore in nessun altro reparto o ambulatorio: ecodoppler, diabetologia, laboratorio analisi, radiologia e naturalmente il territorio che necessita di interventi numericamente sostanziosi anche in considerazione che su di esso gravita una popolazione di oltre 135 mila cittadini.

Come se non bastasse negli ultimi tempi si abusa finanche a parlare del ridimensionamento del centro trasfusionale cittadino in centro prelievi, in base all'ultimo decreto n.58 del 26 giugno scorso, pacificamente illegittimo dell'ex presidente Scopelliti che ha pensato di ricambiare ingratamente come regalo post elettorale alla nostra città in qualità di commissario alla sanità della Regione Calabria.

Intervenga quindi con apposita ordinanza comunale urgente il Sindaco Speranza ed eserciti in maniera altrettanto forte e determinante i poteri sostitutivi alla fallimentare gestione del commissario Mancuso e le prerogative che la legge assegna al primo cittadino per evitare che si consumi un ulteriore salasso ai danni della salute dei cittadini lametini.

La politica lametina in primis prenda atto della fallimentare gestione commissariale Mancuso che a danno dei diritti e delle sofferenze di molti ha finito per favorire e determinare conseguenze dannose e pericolose in una terra già fortemente martoriata.

E’ indispensabile ora più che mai intervenire seriamente sul riequilibrio della spesa sanitaria che tenga conto del numero degli abitanti senza sguarnire un territorio a favore di un altro che inevitabilmente finirebbe per creare solo ed ulteriori disagi e sofferenze agli ammalati che non hanno la possibilità neppure di spostarsi fuori città figuriamoci per curarsi nelle cliniche private fuori regione.


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