“Cambiare, Reggio Cambia”: incontro-confronto ad Ortì con Giuseppe Falcomatà
Un bel esercizio di partecipazione, quello svoltosi il 23 luglio ad Ortì, dove l’intera comunità dell’ex 11° Circoscrizione ha incontrato il Movimento “Cambiare, Reggio Cambia” ed il candidato a sindaco del centrosinistra, Giuseppe Falcomatà. Sala gremita di giovani ed adulti, che hanno ascoltato le parole di Filippo Bova, Enzo Tromba e Falcomatà appunto.
Ma non si è trattato di un monologo a cui una “certa” politica aveva abituato i cittadini di Reggio Calabria: sono stati tanti, appassionati e puntuali, gli interventi dei presenti: chi ha segnalato dissidi, chi criticità, chi ha richiamato l’orgoglio di essere Reggini; tutti però hanno individuato in “Cambiare, Reggio Cambia” e in Giuseppe Falcomatà due interlocutori credibili.
«Ripartire da qui e farlo con l’amico Giuseppe Falcomatà – spiega Filippo Bova – assume una valenza fondamentale per la mia persona e per l’intero movimento che ho rappresentato alle scorse primarie; proprio grazie a quella competizione elettorale finalmente si è respirata aria di cambiamento e tantissima gente si è riavvicinata al nostro modo di fare politica, ossia semplicemente servendo il territorio ed i cittadini.
La sfida che ci attende è tuttavia molto delicata e non c’è da fare facili entusiasmi: senza padrini e padroni continuiamo a dire apertamente quello che pensiamo, progettiamo con l’Università Mediterranea la Città sostenibile che vogliamo, non ci accodiamo, ma come questa iniziativa di oggi (ieri, ndr) ad Ortì vogliamo dire la nostra e lo facciamo perché sostenuti da tutti i nostri amici che ci danno fiducia quotidianamente ».
Enzo Tromba ha individuato “nel buon uso del tempo” e “nell’orgoglio delle proprie origini” il fille rouge che unisce “Cambiare, Reggio Cambia” alla fascia preaspromontana del Comune capoluogo: nell’intervento di Tromba si è registrata l’attenzione al rilancio dei territori e nella trasparenza dell’attività amministrativa.
Poi l’intervento del prof. Francesco Calabrò che ha illustrato al candidato sindaco metodologia e contenuti degli “Orientamenti Programmatici per la Reggio 2020” stilati dal Movimento di concerto con l’Università Mediterranea: si è andato al cuore del problema sostenendo che territori come Ortì, Podargoni, Terreti, Cerasi, Arasì e Straorino possono e devono diventare zone residenziali ed attrattive per l’ospitalità, che come sottolineava Francesco Calabrò corre il rischio di essere solo in teoria una caratteristica propria dei reggini e di Reggio Calabria.
Si sono susseguiti gli interventi dei presenti: la mobilità e la carenza del servizio idrico-fogniario hanno rappresentato i problemi più frequenti, ma si è parlato anche della riscoperta e della valorizzazione di alcuni fondi e borghi.
Ha concluso l’incontro-confronto il candidato sindaco Giuseppe Falcomatà, che con tono sereno ha illustrato tutte le difficoltà amministrative, ma anche l’intenzioni concrete di superarle. Falcomatà ha parlato di servizi minimi garantiti a ciascuno come “diritto” e non come “favore”, ma ha poi parlato chiaramente di sviluppo e di occupazione, riprendendo quanto detto da Enzo Tromba, nel merito della Città Metropolitana. Giuseppe Falcomatà ha sottolineato la bontà del progetto politico di “Cambiare, Reggio Cambia”, posizione ormai consolidata all’interno della coalizione del centrosinistra che adesso, sempre a detta del candidato sindaco, « deve fare fronte comune ».
«Proseguiremo i nostri incontri in questa campagna elettorale estiva – ha concluso Filippo Bova – lo faremo partendo da tutte le zone periferiche della nostra Città, zona Sud e zona Nord. Vogliamo rendere concreto il nostro intento: solo insieme si può costruire una Città migliore; questo vale per le componenti territoriali, ma soprattutto per quelle politiche. Pertanto avanzeremo anche nel nostro intento di cementificare le alleanze e nel farlo di superare dissidi e difficoltà».