Paolo Ferrara: “Apprezzo il gesto della triade nell’incontrare Falcomatà"
"Quotidianamente l’opinione pubblica è assuefatta dall’idea che ci sono solo primarie del centrosinistra e/o che c’è solo un centrodestra in difficoltà." Lo si legge in una nota di Paolo Ferrara di Liberi di Ricominciare.
"È inevitabile affermare - si legge ancora - che le drammatiche situazioni di Reggio sono figlie di errori del centrodestra e del centrosinistra, i quali ancora oggi hanno il coraggio di riproporsi per governare la città. Centrodestra e centrosinistra, due fronti che si scontrano su questioni personali e non su questioni politiche, da anni oramai non vi è più un confronto dialettico serio sui problemi e sui programmi, ma solo uno scontro tra situazioni che oramai si sono incancrenite, perché personalizzate. Da ciò noi cittadini abbiamo subito il dramma di quanto sta succedendo nella nostra città, compreso lo scioglimento che, ricordate, è frutto di uno scontro politico, sì uno scontro tribale tra due gruppi che senza scrupoli si contendevano il governo ed il dominio della città e che, invece, ha portato a conseguenze drammatiche per la nostra Reggio, sul piano dell’immagine, della gestione dei servizi, sul corretto sviluppo di una comunità.
La nostra spaventosa situazione è figlia di una stagione fatta di scontri senza alcun senso e non invece di confronti sul piano politico. Questa è l’analisi vera degli ultimi anni. Oggi c’è una maggioranza della città che non se ne frega nulla delle beghe tra centrodestra e centrosinistra, delle beghe tra controparti, c’è una città che è interessata solo alla soluzione dei propri problemi. Si cresce con una dialettica sana, si cresce ascoltando la gente.
Le incessanti azioni svolte da Liberi di Ricominciare nei territori abbandonati, stando tra la gente e con la gente, ci hanno dato la possibilità di capire l’esigenza ed il bisogno di creare una nuova forza alternativa che ha l’obbligo di proporsi al governo della città senza il vincolo di difendere blocchi di potere o, peggio, difendere il proprio passato recente. A noi di ciò non interessa nulla, a noi interessa solo la nostra città. La grande intesa tra Liberi di Ricominciare e Cittadinanza Mediterranea, la sintonia tra i loro Presidenti Paolo Ferrara e Piero Morabito, la sinergia tra entrambi i gruppi dirigenti, ci ha portato ad essere qui.
Oggi si costituisce oggi il primo gruppo politico aperto e allargato a tutte le realtà associative volte a intendere la politica come missione incondizionata al servizio del cittadino.
Liberi di Ricominciare e Cittadinanza Mediterranea avranno l’onere di lavorare duramente per stilare non solo un programma dettato dai territori che mette alla base le vere esigenze della gente, ma soprattutto essere all’altezza della storica situazione che la nostra città sta vivendo.
Infatti, le prossime elezioni comunali di Reggio non sono paragonabili alle precedenti elezioni. Nel prossimo autunno, infatti, la città capoluogo con il suo sindaco sarà chiamata a governare i processi istitutivi della futura città metropolitana.
Apprezzo molto il gesto della triade commissariale che, nell’incontrare ieri Giuseppe Falcomatà, finalmente apre il dialogo alla città. A questa logica di confronto Liberi di Ricominciare e Cittadinanza Mediterranea hanno già protocollato, in data odierna, la richiesta di un immediato incontro con commissari che hanno l’obbligo di parlare con tutti. Mi ha fatto sorridere la nota stampa del candidato a sindaco del centrosinistra “Giuseppe Falcomatà, incontrerà la terna commissariale per alcune delle questioni più urgenti da dover affrontare e risolvere in città”. Cioè? Quali questioni urgenti? Reggio ne ha fin troppe da risolvere. Questa generalizzazione ricorda il vecchio modo di far politica: dire tanto e non fare nulla, altro che svolta!
A noi non interessa in alcun modo generare notizie per la stampa e/o opportunità da passerella.
Vista la disponibilità dei commissari abbiamo richiesto l’incontro con in mente la discussione di un solo punto “in scadenza” e che condizionerà il futuro della città: il bilancio di previsione del 2015.
“Non è pensabile elaborare programmi per la città di Reggio senza conoscere quali sono i condizionamenti di un bilancio che la terna commissariale deve approvare per il 2015”.
Vi è necessità che forze che si stanno adoperando per l’elaborazione di un programma si consultino con i commissari – che sono alle prese con il bilancio di previsione del 2015 – perché, da questa consultazione, ciascuna delle parti può trarre utili indicazioni per l’attività che deve svolgere: i commissari sentendo le parti hanno la possibilità di acquisire elementi utili a privilegiare alcune scelte di bilancio indispensabili a sopperire problematiche della città e, nel contempo, i candidati delle forze politiche che elaborano un programma devono avere consapevolezza di quelli che sono gli orientamenti che saranno riversati in un bilancio che sarà il bilancio del 2015.
“Non vogliamo sapere -conclude Ferrara - solo quello che fanno, vogliamo dare un contributo nella delicata fase di elaborazione del bilancio per avere prontezza di quali sono i vincoli che i futuri amministratori si ritroveranno con l’applicazione di un bilancio che si sta predisponendo”.