Rossana Casale ha aperto la prima di “Suoni” Festival Etno-Jazz
Una grande voce, quella di Rossana Casale, una vita dedicata alla musica, ha riempito la prima serata della nona edizione di “Suoni” , Festival Etno Jazz organizzato dalla Pro Loco di Castrovillari, da una idea di Sasà Calabrese e Gerardo Bonifati, rispettivamente affermato musicista castrovillarese e direttore artistico della Pro Loco cittadina e con il contributo della locale amministrazione comunale .
I mille volti dell’italo americana, che ha iniziato come corista nel 1972 e che quest’anno festeggia i 30 anni dal primo album, sono stati rimarcati con la consegna del premio alla carriera da parte del presidente della Pro loco cittadina, Giovanni Amato. Sul palco, che ha avuto come scenario l’incantevole chiostro del Protoconvento francescano, l’artista, accompagnata al pianoforte da Emiliano Begni e da Sasà Calabrese al basso, Fabrizio La Fauci alla batteria e Gaetano Partipilo al sax, ha emozionato il pubblico con un repertorio incentrato sull’amore, liberando il vincolo delle parole , e i pensieri più profondi, attraverso il jazz, genere musicale che ha abbracciato da qualche anno. Bello ed emozionante anche il pezzo suonato a quattro mani da Emiliano Begni e Natalio Mangalavite ed impreziosito dalla voce della Casale che richiamata sul palco dagli applausi del pubblico presente, ha concluso la sua performance con “ Brividi” pezzo che nel 1986 l’ha portata al Festival di San Remo. Poi prima di salutare un selfie, con il musicista castrovillarese, Sasà Calabrese e foto ricordo della serata.
Ma ad aprire la prima di “ Suoni” il trio “ Polimnia” composto da Sasà Calabrese alla chitarra, Camillo Maffia, alla fisarmonica e Gerado Bonifati , voce; che ha eseguito musiche e canti della tradizione castrovillarese . A seguire la musica di Natalio Mangalavite, nato a Cordoba in Argentina, di origini siciliane, una carriera iniziata precocemente tra i tasti del pianoforte. E poi il sound originale e l’improvvisazione del sassofonista di jazz, Gaetano Partipilo, da oltre dieci anni alla guida degli “ Urban Society” con i quali ha registrato ben tre album in studio ed uno live al festival di Clusone.
Questa sera per la seconda di “ Suoni” in scena alle ore 21,30 nel chiostro del Protoconvento francescano, Fausto Mesolella, mezzo secolo a contatto con le sei corde della sua chitarra , un baluardo della musica napoletana e, più in generale, dello scenario musicale nazionale, che ha saputo dare un prezioso contributo allo storico gruppo degli “ Avion Travel”.
A seguire il concerto di musica etno-calabrese del “ Choram Populo”, una delle migliori ed importanti realtà calabresi che nasce con l’intento di unire diverse esperienze e dar corpo ad una musica che vuol essere di natura “ multietnica”.