Polizia Locale, sindacato su decisione di “decapitare” i vertici di zona
“Abbiamo appreso dalle pagine dei quotidiani che il Prefetto di Vibo Valentia ha deciso con proprio atto di “decapitare” i vertici della Polizia Locale di zona revocando i decreti di P.S. già rilasciati ai Comandanti della Polizia Provinciale, Angelo Surace, e della Polizia Municipale, Filippo Nesci.
Alla base di tale decisione – scrive in una nota il Segretario Regionale del sindacato Italiano Lavoratori Polizia Locale, Roberto Caruso - sembra ci sia il mancato espletamento di alcuni servizi di sorveglianza da parte degli operatori della P. L. nella locale stazione ferroviaria.
Non possiamo nascondere che tale decisione ci ha lasciato basiti e ci ha colto di sorpresa, stante il fatto che l’atto adottato è unico in tutta Italia e, forse, anche contro alcune norme.
Infatti, la rimozione dei vertici della Polizia Locale spetta solo ed esclusivamente al Presidente della Provincia e al Sindaco e non anche al Prefetto.
Nel merito della questione vogliamo evidenziare che il Prefetto conferisce con decreto, su richiesta motivata dell'Amministrazione Comunale interessata, la qualità di agente di Pubblica Sicurezza agli appartenenti ai corpi di Polizia Locale. La revoca del decreto di P. S. effettuata dal Prefetto senza il previo interpello del Presidente della Provincia e del Sindaco, cosi come sancito anche dalla giurisprudenza, è priva di fondamento e del tutto inopportuna.
Poi sull’eventuale automatismo tra la revoca della qualifica di P.S. e la contestuale rimozione dei Comandanti v’è da dire che ciò non è suffragato da nessuna norma di legge. Pertanto, nell’esprimere la nostra solidarietà e vicinanza ai Comandanti Surace e Nesci chiediamo, contestualmente, al Prefetto l’immediato ritiro dell’atto.”