Infocontact, FdI-An presenta interrogazione parlamentare a tutela dei lavoratori

Cosenza Politica

Una delegazione di Fratelli d’Italia–Alleanza Nazionale, guidata dal portavoce provinciale di Cosenza Luca Belmonte e dal coordinatore cittadino di Rende Eugenio Aceto si è recata in visita al il sit in di protesta dei dipendenti dell’azienda Infocontact che da diversi giorni presidiano lo svincolo di Cosenza Nord per protestare contro la paventata ipotesi di chiusura dell’azienda che comporterebbe la perdita di oltre 1600 posti di lavoro fra le sedi di Lamezia e Rende.

“Un tale scenario è da scongiurare perchè sarebbe un colpo gravissimo per l’economia e il tessuto sociale di Rende e non solo – ha dichiarato il responsabile cittadino Eugenio Aceto, sottolineando poi come – una terra che ha già un alto tasso di disoccupazione come la nostra non può perdere di botto una realtà imprenditoriale così grande che da lavoro a migliaia di dipendenti che ora rischiano di ritrovarsi all’improvviso in mezza ad una strada. A loro va il sostegno e la piena solidarietà di tutta FdI-AN, che sta seguendo attentamente la vicenda e che ha portato il caso Infocontact all’attenzione della Camera dei Deputati.”

Il portavoce provinciale Luca Belmonte spiega infatti come Fratelli d’Italia stia seguendo attentamente il caso, “Già nella scorsa settimana l’on. Fabio Rampelli, capogruppo alla Camera di FdI-AN, ha presentato un’interrogazione parlamentare al Ministro dello Sviluppo Economico, al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali e al Ministro dell’Economia e delle Finanze, per sollecitare l’intervento del Governo e invitandolo ad intraprendere iniziative urgenti per la tutela occupazionale dei lavoratori e per garantire la continuità lavorativa di una così importante realtà lavorativa della Calabria.

"Chiediamo - aggiunge la nota di Fratelli D'Italia - che si apra immediatamente un tavolo di trattativa fra azienda, committenti e governo per trovare una soluzione che tuteli i lavoratori e che eviti speculazioni e sciagurate ipotesi di delocalizzazione, a tal proposito seguiremo con molta attenzione le fasi di vendita dell’azienda e vigileremo affinchè venga fatta la scelta più giusta per i lavoratori

. Non solo, chiederemo che inoltre venga fatta luce sul buco da 24 milioni di euro di un’azienda che ha usufruito di incentivi statali e regionali e che ora si trova invece sull’orlo del fallimento per scoprire se ci siano responsabilità o negligenze che hanno portato a questo punto auspicando che se dimostrate vengano presi dovuti provvedimenti."