Cgil Calabria: Le nostre proposte per uno sviluppo infrastrutturale di tutta la regione
“E’ necessario che si dia il via ad investimenti, reali e puliti, per la realizzazione di una rete infrastrutturale da cui far ripartire la Calabria e l’intero Mezzogiorno. Solo attraverso una reale politica di investimenti finalizzati alla creazione di <<caschi gialli>>, di cantieri, di posti di lavoro, possiamo parlare di sviluppo per il Sud e per il Paese tutto”. Con queste parole, è intervenuto il Segretario generale Fillea Cgil Nazionale, Walter Schiavella, nel corso della conferenza stampa “Risposte alla crisi del Paese e in particolare della Calabria con Investimenti in favore del Lavoro, dello Sviluppo, dei Diritti e della Legalità” che si è svolta, questa mattina, presso l’Hotel Lamezia, organizzata da Cgil Calabria e Fillea Cgil Calabria, alla presenza del Segretario Generale Michele Gravano, del Segretario Generale Luigi Veraldi e dei Segretari generali territoriali di categoria.
“Non siamo qui – ha spiegato il Segretario Schiavella – per dire che bastano solo gli investimenti, rispetto a un piano infrastrutturale che dovrebbe esser portato avanti dalle Istituzioni e dagli Enti competenti. Siamo qui soprattutto per dire che ci vuole trasparenza nella gestione di tali investimenti, nei meccanismi delle gare di appalto, verso un modello di impresa appaltante che sia responsabile e che salvaguardi la sicurezza sui luoghi di lavoro e la legalità in tutte le sue forme”.
Nell’ambito del provvedimento Sblocca Italia e della Cabina di Regia Calabria relativamente al Settore delle Costruzioni e delle Opere Pubbliche, la Cgil è scesa quindi in campo con le sue proposte e le sue rivendicazioni in vista della prossima visita istituzionale del Premier Renzi in Calabria.
“Non possiamo più ricorrere agli ammortizzatori sociali. È finito il tempo degli ammortizzatori. Da adesso in poi – ha aggiunto il segretario Veraldi – occorre parlare di politiche attive, di programmazione a medio e lungo termine in un settore, come quello infrastrutturale, che è fondamentale per la Calabria. Penso alle opere già finanziate e che non sono ancora partire. E penso a quelle che devono essere completate: dall’A3 Sa-Rc alla SS 106; dai nuovi ospedali della Calabria al trasporto pubblico locale che riguarda le province di Catanzaro, Cosenza e Reggio Calabria; passando per i cantieri relativi all’edilizia scolastica e a politiche di intervento mirate a combattere il dissesto idro-geologico e alla messa in sicurezza del territorio”.
“Non siamo qui – ha sottolineato Veraldi – per fare una lista della spesa, ma per mettere in luce ciò che si può fare e che si dovrebbe già attivare e che si tradurrebbe in ricadute in termini occupazionali e di crescita per la nostra regione. Sto parlando di prima occupazione e di re-impiego”.
Tutto ciò, però, ed è questa un’altra battaglia della Cgil, deve avvenire nei termini di legalità e di sicurezza nei luoghi di lavoro.
L’avvio di tali investimenti significherebbe – ha specificato Michele Gravano - una “boccata di ossigeno nei cantieri e modernizzazione per la Calabria. Non parlo solo delle arterie stradali ma anche del porto di Gioia, del retro-porto, del rigassificatore”.
“Abbiamo apprezzato – ha concluso Gravano – l’intervento del sottosegretario sulla questione Campanella e It Calabria, ma chiediamo maggiore attenzione verso la Calabria proprio in questo momento in cui non esiste un livello decisionale istituzionale: la Regione si avvia alle elezioni. Se tutto ciò non dovesse esser attuato, come Cgil, avvieremo una fase di mobilitazione a partire da settembre”.