Decreto Terre vive, Parentela (M5S): “La Regione Calabria renda subito disponibili i terreni agricoli”
«Sono 5500 gli ettari messi in vendita o in locazione dallo Stato con il decreto ‘Terre vive’. Invitiamo palazzo Campanella a procedere nella direzione intrapresa dal ministro delle Politiche agricole e forestali, Maurizio Martina, ed a rispettare il termine di settembre per l’adozione del regolamento attuativo della legge sull’agricoltura sociale». Lo afferma il deputato Cinque Stelle Paolo Parentela a seguito della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, il 31 luglio scorso, del decreto “Terre vive”, che consente la messa in vendita con diritto di prelazione agli agricoltori under 40 di 2480 ettari del Demanio, 2148 ettari del Corpo forestale dello Stato e 882 ettari del Cra (Centro Ricerche in Agricoltura). I terreni saranno alienati a cura dell’Agenzia del demanio mediante asta pubblica, se di valore pari o superiore a 100.000 euro, oppure mediante procedura negoziata senza pubblicazione del bando, se di valore inferiore. Le risorse finanziarie derivanti dalle operazioni di dimissione dei terreni sono destinate al Fondo per l’ammortamento dei titoli di Stato.
«Il M5S – spiega Parentela - avrebbe preferito l’affitto vincolante rispetto alla vendita per tre ordini di motivi: il primo motivo è che il patrimonio messo in vendita è dello Stato, quindi dei cittadini, e non dovrebbe essere venduto ai privati per far cassa; il secondo è che l’affitto costa meno dell’acquisto e quindi si sarebbe data l'opportunità di rendere più agevole l'accesso alla terra per i giovani imprenditori agricoli; il terzo è che concedendo i propri terreni in locazione lo Stato può, tra l'altro, permettersi la possibilità, qualora un'idea non dovesse funzionare, di dare ad altri aspiranti lo stesso terreno». Dall’elenco allegato al decreto i Comuni calabresi interessati sono: Orsomarso, Papasidero, Aieta, Francavilla Marittima, Condofuri, Altomonte, Corigliano Calabro, Sellia Marina, Cropani, San Giovanni in Fiore, Spezzano della Sila, Spezzano Piccolo e Longobucco.
Parentela conclude: «La previsione del governo purtroppo è di vendere l'80% dei terreni e affittarne soltanto il 20%. Sarebbe opportuno che la Regione indichi quanto prima i terreni agricoli disponibili alla locazione o alla vendita con un elenco di facile lettura. Nel frattempo il M5S continuerà la battaglia in parlamento affinché sia prevista solo la locazione delle terre demaniali agricole. L'accesso alla terra rappresenta un primo passo per rilanciare la produzione agricola e il lavoro soprattutto per i giovani imprenditori».