Primarie centrosinistra la Calabria non può aspettare i giochi di palazzo

Calabria Politica

"Pil a caduta libera. Siamo in recessione tecnica. Disoccupazione alle stelle. E «ad oltre cinque mesi dalla condanna di Scopelliti ancora non sappiamo quando si andrà a votare per il rinnovo del Consiglio Regionale» (Gianni Speranza, candidato alle primarie del Centrosinistra). E dagli altri candidati non si è sentita nemmeno una parola in merito. Ci siamo presi qualche giorno per rileggere attentamente le ultime novità non nascondendo quanto ci abbiamo lasciato interdetti e perplessi". E' quanto scrive Giovanni Nucera, vicepresidente del Consiglio provinciale Reggio Calabria.

"Ma - continua la nota - andiamo con ordine. Il quattro luglio scadeva il termine per la presentazione delle candidature, ma pochi giorni fa il Consiglio Regionale approvava all’unanimità le modifiche – il cui maggiore contributo è da riconoscere ad Adamo e Maiolo (Pd) – alla legge sulle primarie regionali del 2009. Quindi le modifiche, presentate proprio da quel Pd che ha già espresso i suoi candidati ed una data, riaprono in realtà i termini di partecipazione per tutti i partiti, compresi quelli del Centrodestra. Senza entrare troppo nel dettaglio, le modifiche approvate prevedono che in caso di scioglimento anticipato (il nostro) il decreto di indizione delle primarie deve essere emanato e pubblicato entro sette giorni dalla pubblicazione dalla data in cui vengono fissate le elezioni per le regionali. In più il termine per le primarie viene fissato a 45 giorni dalla data delle elezioni, di cui ancora in Calabria registriamo solo un timido barlume. Risultato: le primarie del centrosinistra già avviate rischiano di saltare e non si vede all’orizzonte una data certa per le elezioni del rinnovo del Consiglio regionale, che si dovrebbero, e qui il condizionale è d’obbligo, tenere a novembre. Altro motivo di perplessità le recenti dichiarazioni del democrat Maiolo che lancia un governo di larghe intese: una calabrese große Koalition – giustificata, dice Maiolo, da un crisi senza precedenti in Calabria – tra Pd, Nuovo centrodestra, Udc, peraltro già collaudata a livello nazionale. Ma chi sarebbero questo vecchi-nuovi protagonisti del centrodestra con cui approntare la grande coalizione? Saranno mica gli stessi che hanno appoggiato Scopelliti e tutta la precedente giunta? Ebbene, noi riteniamo che per fare fronte alla crisi drammatica dobbiamo procedere al rinnovo regionale il prima possibile, mettendo per una volta da parte le logiche del “tirare a campare”. Impossibile slittare il rinnovo regionale al 2015. La Regione deve tornare immediatamente a svolgere le sue funzioni: programmazione, legislazione, approntare progetti concreti per sostegno alle imprese, programmare piani d’inserimento al mondo del lavoro delle giovani generazioni. Nonché, memori del passato, dobbiamo dimostrare rispetto ai cittadini che devono essere messi nella condizione di poter scegliere il suo nuovo governo. La soluzione di gattopardesca memoria del cambiare tutto affinché nulla cambi, per carità, più volte purtroppo applicata, oggi non è più solamente immaginabile. Certo, non sono nemmeno più i tempi delle lotte intestine e delle frammentazioni. Guardiamo quindi a un centrosinistra unito e aperto a tutte le espressioni della società civile, dell’associazionismo e a tutti coloro che si muovono in una logica di rinnovamento. Ma quello vero, però".