Comunali: Movimento Reggio per “Alternativa civica”
"Lo avevamo preannunciato ma , vista la scadenza elettorale anticipata, lo vogliamo rendere ufficiale: il nostro Movimento accoglie l’invito lanciato da alcuni soggetti politici e della società civile ad un confronto su programma per costruire un’”alternativa civica” al “duopolio” di Centro destra e Centro Sinistra nelle cui posizioni non ci si riconosce e che non sosterremo mai."E' quanto si legge in una nota del Movimento Reggio.
"Siamo intervenuti, - aggiunge la nota - in modo puntuale, su questioni fondamentali della città in modo pragmatico e propositivo mettendo al primo posto le gestione diretta dei Beni Comuni, un modello di sviluppo Eco-sostenibile, la distribuzione del reddito, i Diritti , la Cultura e le “Persone” come valori fondanti della nostra proposta politico-amministrativa; è arrivato il momento di chiudere il cerchio perché vogliamo essere protagonisti di questa fase della città e non spettatori passivi.
Movimento “Reggio” ha inserito in agenda, a brevissimo, un incontro pubblico in cui saranno rese note ed approfondite le proprie linee programmatiche a quei soggetti della società civile ritenuti politicamente affini con l’intento di trovare una convergenza per la costruzione allargata e definitiva di quell’alternativa che la città merita.
Nel lancio del nostro progetto, il 19 luglio, è stata avanzata la proposta di “sindaco a costo zero” che prevede la rinuncia totale dello stipendio per il candidato a Primo cittadino, in caso di elezione, fino a risanamento dei conti di Palazzo S.Giorgio.
Riteniamo imprescindibile, eticamente, questa scelta dalla condizione attuale di un città a cui è stato tolto tutto; anche la dignità.
Rispecchia l’idea di “servizio” e diverrà “condizionante” per qualsivoglia tipo di accordo o alleanza.
La nostra risposta alla città dunque è un Programma di 7 punti nato dal monitoraggio delle priorità del territorio oltre che in riferimento alle linee-guida della programmazione dei fondi europei “2014-2020” che consentirà, a città come la nostra, di poter avviare un reale processo di cambiamento radicale in vista anche della sua trasformazione in “città metropolitana”.
Ci è sembrato “anomalo” il fatto che, nell’annuncio della scadenza elettorale del 26 ottobre, non siano stati neppure citati movimenti come il nostro con i suoi papabili candidati.
Stessa cosa dicasi - conclude la nota - per gli “indignati reggini” e per quegli stessi soggetti di tutta l’area cristiano-sociale o di sinistra radicale , non trascurabili nella geo-politica locale, che non trovano rappresentanza in questo fino bipolarismo Centro Destra e Centro Sinistra.
Se le danze sono aperte noi stavamo ballando già da un pezzo."