Giornalisti: Gentile (Ncd), vergognosa vicenda Campanella

Catanzaro Attualità
Antonio Gentile

"Mi spiace usare questo termine, ma è vergognoso che un giornalista debba aspettare anni vincere cause, offrire addirittura la conciliazione rinunciando a ogni pretesa economica e poi non essere stabilizzato. Lo afferma in una nota il senatore Antonio Gentile, segretario dell'ufficio di Presidenza del Senato e coordinatore regionale del Ncd Calabria, a proposito della vicenda che riguarda il giornalista Mario Campanella, autosospesosi dall'Ordine.

"E' una vicenda che conosco bene perchè fui io ad interrogare l'allora ministro Brunetta sul perchè Campanella non avesse potuto partecipare alla stabilizzazione in base alle leggi 296 del 2006 e 244 del 2007. Brunetta-continua Gentile- mi rispose dicendo che fino a quando non fosse stata riconosciuta da un tribunale la subordinazione Campanella non poteva essere stabilizzato.

Ebbene, una sentenza passata in giudicato riconosce al giornalista lo status di subordinato e condanna l'Asp al pagamento dei contributi previdenziali non prescritti, ma al giornalista viene ancora negato un diritto. Nonostante l'Asp , per come sostiene il giornalista, abbia espresso parere favorevole alla conciliazione subordinando ogni selezione alla fine del piano di rientro, il dipartimento tutela della salute non ha ancora risposto. Ricordo a me stesso quel periodo buio nel quale le Asp furono trasformate on partiti con due liste che fecero vincere il candidato del centrosinistra alla Provincia.

Sono certo che Parisi e Soluri interverranno -continua Gentile- visto che sono stati chiamati in causa. Il dipartimento tutela della salute e il tavolo Massicci devono fare giustizia-conclude Gentile- oltretutto sapendo che un'ulteriore soccombenza on giudizio con pagamento di ulteriori danni comporterebbe responsabilità erariali per tutti : io stesso solleciterei la Corte dei Conti". (AGI)