Università, confermato corso scienze infermieristiche a Crotone
E' finita in serata, ieri, la riunione all'università Magna Grecia di Catanzaro, organizzata dal rettore Francesco Saverio Costanzo a cui hanno partecipato l'assessore provinciale di Crotone alla pubblica istruzione Gianluca Marino, Ubaldo Prati, rappresentante del Consorzio Universitario di Crotone, l'assessore comunale alla Cultura della città Silvano Cavaretta, il commissario provinciale dell'Asp Rocco Antonio Nostro ed una delegazione di studenti. Nella riunione - riporta un comunicato della Provincia - si è discusso del corso di laurea in scienze infermieristiche, soprattutto per quel che riguarda il polo didattico di Crotone. "Il Rettore - è scritto - ha confermato la disponibilità a mantenere il terzo anno del corso di studi cosi' come è organizzato attualmente e di riorganizzare per il prossimo anno accademico il primo corso. Per l'anno prossimo, infatti, gli studenti del polo crotonese di scienze infermieristiche potranno svolgere circa il 40 % della didattica, le lezioni teoriche, presso l'ateneo catanzarese, mentre il restante 60% delle lezioni, la pratica, sarà svolta nei locali dell'Asp di Crotone". "Sono molto soddisfatto - ha dichiarato il Presidente Zurlo - il territorio di Crotone non poteva perdere questo corso di studi. La presenza della Provincia sia dentro il consorzio universitario sia in tutti gli incontri riguardanti il futuro della didattica a Crotone ha contribuito alla soluzione dei problemi organizzativi che si erano creati con l'ateneo catanzarese". Dalla riunione è scaturita anche la volontà di programmare dei corsi di studi post laurea a Crotone. Master questi indirizzati dall'Asp alle reali esigenze professionali del territorio. I master sarebbero affiancati anche dall'istituzione di borse di studio apposite gestite direttamente dal consorzio universitario. "L'indirizzo che abbiamo voluto dare a questo corso di studi - dichiara l'assessore Marino - è quello di creare professionalità utili al territorio. Non vogliamo nella nostra città una fabbrica di dottori disoccupati, ma professionisti che rispondano alle esigenze del mercato del lavoro".