Lamezia, parte domani la manifestazione “Tira ca vieni” dell’Arsac

Catanzaro Attualità

Da domani fino al 28 settembre si terrà, presso la sede del Centro Sperimentale Dimostrativo ARSAC di San Pietro Lametino, una mostra-seminario dal titolo “Tira ca veni” interamente dedicata al riuso della lana locale.

Il progetto, nato dalla collaborazione tra il CSD ARSAC di Lamezia e l’Associazione Regionale Allevatori, è frutto di uno sforzo etico finalizzato alla salvaguardia di un materiale antico come la lana da pecora che spesso viene smaltita con costi elevati o addirittura abbandonata in discariche abusive.

I Tessitori della Calabria, il GAL Reventino, l’ecomuseo Luogo della Memoria e la Provincia di Catanzaro, insieme ai Saperi delle donne, sono gli altri attori che hanno contributo alla realizzazione del progetto e all’organizzazione dell’evento convinti, come sono, che l’utilizzo di lane autoctone possa dare origine ad una nuova economia nei nostri contesti rurali.

Nel corso della tre giorni si potranno ammirare, dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19.30, presso il museo della memoria in Corso Vittorio Emanuele (vicino alla Chiesa Matrice) a Sambiase i manufatti realizzati in filo di lana locale. Esporranno i loro prodotti ben 120 artisti provenienti da tutta Italia.

I lavori del seminario sono previsti per lunedì 26 settembre, con inizio alle 18, e si svolgeranno presso la sede del CSD lametino. Dopo i saluti dell’Ing. Italo Antonucci (Direttore Generale dell’ARSAC) sono previste le relazioni del rappresentante del Consorzio The Biella Wool company, sig. Nigel Tompson, di Antonio Mauro e Emilio Leo della filiera del tessile sostenibile e del Presidente dell’Associazione Allevatori della Calabria Mauro D’Acri. I lavori saranno moderati da Luigia Iuliano (Direttrice CSD ARSAC Lamezia). Dopo gli interventi programmati dei rappresentanti della Provincia di Catanzaro, del Gal Reventino e del Coordinamento Tessitori della Calabria, sarà l’Assessore all’Agricoltura Foreste e Forestazione della Regione Calabria, Michele Trematerra, a trarre le conclusioni.