Scandale: operaio intento a bruciare un cumulo di rifiuti, denunciato
Gli agenti del Corpo forestale dello Stato, nei giorni scorsi, hanno denunciato un operaio intento a distruggere con il fuoco un cumulo di rifiuti. L’uomo, dipendente da un’azienda agricola ubicata a Scandale, ha dichiarato di non essere a conoscenza che bruciare rifiuti costituisse un reato.
Gli agenti della stazione forestale Santa Severina, durante una perlustrazione del territorio, sono stati ricondotti al responsabile dell’illecito, osservando in lontananza una colonna di fumo. Giunti nella loc. Collarica del territorio di Scandale effettivamente hanno rilevato la presenza di un cumulo di rifiuti incendiati.
Nel posto hanno individuato senza difficoltà il responsabile dell’abbruciamento, M.S. un operaio venticinquenne del luogo, regolarmente assunto da un’azienda agricola per la quale stava lavorando. Egli ha dichiarato di non sapere che fosse vietato distruggere i rifiuti con il fuoco. Effettivamente sul luogo della combustione i forestali hanno trovato rifiuti vegetali insieme a bottiglie di plastiche, pezzi di polistirolo e altri materiali.
La norma che sanziona la combustione illecita di rifiuti è stata emanata proprio per arginare il fenomeno diffusissimo di distruzione di rifiuti con il fuoco. Molti degli incendi che accadono nel territorio, in effetti, hanno natura colposa e sono connessi all’abbruciamento di rifiuti con il fuoco, una condotta purtroppo molto praticata, anche se sanzionata severamente dal cosiddetto testo unico ambientale. Non sono da ignorare, peraltro, i gravi riflessi per la salute umana.
La combustione dei materiali plastici, infatti, produce il rilascio nell’ambiente di diossine, una classe di composti chimici molto tossici per gli animali e l’uomo. Esse sono ritenute uno dei più potenti veleni conosciuti e sono cancerogene. Sono poco volatili e scarsamente o nulla solubili in acqua. Sono, tuttavia, solubili nei grassi dove tendono ad accumularsi.
Per la loro tendenza ad accumularsi nei tessuti viventi, anche un'esposizione prolungata a livelli minimi può arrecare danni. La contaminazione dell’ambiente per mezzo delle diossine deve, pertanto, essere evitata. L’azione degli agenti forestali, quindi, è volta oltre che alla prevenzione degli incendi, alla salvaguardia dell’ambiente dall’inquinamento.