Vibo Valentia: Comitato no.Ta.Ri su servizio comunale raccolta rifiuti
"Ciò a cui abbiamo assistito ieri in seno al consiglio comunale, altro non è stato che la riedizione di quanto visto qualche mese fa in occasione di un'interpellanza sul servizio idrico." Lo si legge in una nota del Comitato no.TA.RI. di Vibo Valentia.
"Noi riteniamo - continua la nota - che il ruolo di un'amministrazione comunale termina nel momento in cui la stessa, arroccandosi su posizioni vuote ed autoreferenziali, anziché farsi interprete delle istanze dei propri cittadini, ne diviene controparte. Ieri in effetti, consapevoli di questo limite che ha caratterizzato la gestione D'Agostino fin dai primi mesi del suo insediamento, non ci aspettavamo nulla più di quanto accaduto: un dibattito sterile e abbastanza superficiale a cui di fatto gran parte dei consiglieri sono sembrati disinteressati.
Eppure le condizioni per intervenire, fare proposte e dare indicazioni c'erano tutte, rispetto alla trattazione di un tema dirimente come l'inefficacia e la prolungata cattiva gestione di un servizio pubblico essenziale, la raccolta rifiuti, che ancora oggi viene espletato a Vibo Valentia poco e male. Basti pensare che la nostra, è l'unica città d'Italia e, temiamo, nell'occidente civilizzato in cui non esiste ancora la raccolta differenziata.
Come comitato “no-ta.ri.” non intendiamo certo fermarci alle vaghe e contraddittorie risposte date ieri dall'assessore al ramo: indipendentemente dalla situazione economica dell'ente e da quanto sostenuto dal segretario comunale in merito alla certificazione dell'emergenza sanitaria, riteniamo doveroso portare alla luce e bloccare con ogni strumento a nostra disposizione, l'ennesima ingiustizia che si sta perpetrando ai danni dei cittadini vibonesi a cui è richiesto di pagare per intero un servizio del quale, per gran parte del 2014, non hanno di fatto potuto godere.
Noi, come disposto per altro dalla normativa di riferimento, chiediamo che venga quantificata una cifra equa della ta.ri. in rapporto al servizio reso e in relazione all'emergenza sanitaria verificatasi per gran parte dei mesi estivi nel comune di Vibo Valentia. Addurre come causa per la mancata riduzione, la critica situazione economica dell'ente, autorizzerebbe a pensare che allo stesso modo si potrebbe comportare il cittadino in situazione di indigenza: decidere autonomamente cosa, se pagare e quando.
Negare invece il danno ambientale, una città in preda ai ratti, le infiltrazioni di percolato, il quasi intervento dell'esercito, le centinaia di denunce, il danno provocato agli operatori turistici, le prese di posizione del prefetto, dell'asp e della stessa massima autorità sanitaria, il sindaco, significa essere in cattiva fede e, in qualità di figure istituzionali, andare incontro ad un vero e proprio reato: il falso ideologico.
Quanto ci ostiniamo a sostenere, pur in assenza di certificazioni ufficiali, è facilmente dimostrabile da un ampia rassegna audio visiva in nostro possesso, rispetto alla quale nessuno potrà continuare a negare le proprie evidenti responsabilità. Per ora invitiamo a pagare la prima rata e chiedere contestualmente il riesame della bolletta e il rimborso dell'eccedenza pagata oltre il 20% prescritto dal regolamento della i.u.c. A breve - conclude il comitato - informeremo sulle altre iniziative che decideremo di intraprendere attraverso la nostra pagina di riferimento www.vibovalentiaviva.it/tari2014/ dalla quale è possibile già scaricare il modulo per la richiesta di riesame/rimborso."