Fondazione Campanella, Magorno (Pd): liquidazione sarebbe pagina dolorosa

Catanzaro Attualità

Se si dovesse procedere alla liquidazione della Fondazione Campanella si scriverebbe una pagina dolorosa e, non esito a dirlo vergognosa, nella storia della nostra regione e la cui principale responsabilità ricadrebbe sulla uscente Giunta di centrodestra che lascerebbe questo ulteriore e sciagurato lascito ai calabresi”, lo dichiara il segretario regionale del Pd Calabria Ernesto Magorno che a nome dei democratici calabresi rilancia il grido di dolore per la salvaguardia del polo oncologico di Germaneto, nell'imminenza dell’incontro innanzi al notaio dei soci fondatori della Fondazione nel quale, appunto, dovrà decidersi se mettere in liquidazione l’ente.

Aggiunge Magorno: “È oltremodo assurdo che mentre si materializza il rischio della liquidazione, giunge la buona notizia della non impugnativa da parte del Governo, sulla legge regionale che vuole il riconoscimento per il Campanella di polo oncologico di riferimento regionale e Istituto di Ricovero e Cura di Carattere Scientifico”.

Il segretario regionale ripercorre la vicenda e non esita ad indicare le responsabilità: “Se si è giunti, infatti, alla paventata liquidazione che avrebbe come inevitabile conseguenza la chiusura del Centro Oncologico, è dovuto alle inadempienze ed alla mancanza osservanza degli obblighi statutari da parte della Giunta Regionale e che hanno costretto la Fondazione a convenire in giudizio, nei confronti della Regione, innanzi al Tribunale di Catanzaro la Regione Calabria per ottenere il pagamento di quanto gli era dovuto.

Occorre ricordare anche che la stessa Regione ha assunto, anche alla presenza del Prefetto di Catanzaro, l’impegno di ripianare l’ammontare dei suoi debiti nei confronti della Fondazione. Solo nello scorso mese di luglio la Presidente f.f. Stasi si era impegnata, per evitare la liquidazione, a riconoscere una parte dei crediti della Fondazione nella cifra di 29 milioni di euro da pagarsi in tre anni, a titolo di fondo di dotazione iniziale a fronte della rinunzia al giudizio”. Dice ancora il segretario regionale:

“Adesso tocca alla Giunta a cui, com’è stato detto da molti, spetta una decisione squisitamente politica, perfezionare questa transazione che risulterebbe decisiva, in termini positivi, e sulla cui opportunità si è espresso favorevolmente il Consiglio Regionale e per la quale lo stesso Commissario ad acta Pezzi ha assicurato il suo impegno” Conclude Magorno: “Sono fermamente convinto e ribadisco che il Partito Democratico debba fare di questa battaglia, in favore della Fondazione Campanella, una sua priorità, che debba coinvolgere tutti i suoi livelli istituzionali, proseguendo l’impegno già assicurato in particolar modo dal gruppo regionale.

È per questo che credo che innanzitutto chiederemo proprio al Governo, che ha già dimostrato la sua sensibilità, un incontro urgente su tale vicenda che si appresta a vivere passaggi decisivi. Dalla tutela del diritto alla salute dei cittadini, dalla necessità di impedire l’emigrazione sanitaria, dalla volontà di salvaguardare il lavoro delle straordinarie professionalità di chi fa ricerca nella fondazione Campanella, giunge la necessità di operare ogni sforzo possibile per scongiurare quella che ho già definito una ferita troppo profonda e grave. È dalla concreta difesa della Fondazione Tommaso Campanella che deve partire la nuova Calabria dei diritti che vuole il Partito Democratico”.