Lo Guzzo: “Il ruolo delle Scuole di Calcio è anche quello di affiancare Scuola e Famiglia nel compito educativo dei giovani”
“Per gli amanti dello sport, – fa presente il Coordinatore Regionale del Settore Giovanile e Scolastico Calabria - il rientro dalle vacanze coincide, non soltanto con il ritorno a Scuola, luogo in cui si condivide coi compagni il pressante, ma importante quanto necessario impegno di studio, ma anche con la ripresa della pratica sportiva, che, qualunque essa sia, contribuisce alla maturazione, non solo fisica, dei praticanti. Per quanto riguarda il gioco del calcio, in tutte le Società vengono riprese le normali attività di addestramento che, particolarmente per le Scuole di Calcio, oltre alla preparazione tecnica, investono anche l'aspetto formativo del bambino”.
E' questa la logica che da sempre presiede all'attuazione dei compiti specifici del Settore per l'Attività Giovanile e Scolastica della Federazione Italiana Giuoco Calcio. “Logica che - sottolinea da Lo Guzzo - porta la Scuola di Calcio ad affiancare, nel compito educativo del giovane praticante il calcio, le due principali agenzie educative, la Famiglia e la Scuola”.
Anche quest'anno sono orientati verso questa direzione i programmi del Settore Giovanile e Scolastico che, nei vari decenni di attività, hanno riscosso grande successo, facendo guadagnare molti apprezzamenti e meriti all'intera Federazione. Dai progetti nazionali "Superclasse Cup" e "I Valori scendono in campo", destinati, rispettivamente, agli studenti degli istituti d'istruzione superiore e agli alunni della scuola primaria, al progetto nazionale sperimentale "Io Calcio a 5 femminile" rivolto ai ragazzi della secondaria di primo grado, al quale, in ambito regionale calabrese, da circa 20 anni, si affianca il "Trofeo non solo goal", in modo che i partecipanti abbiano due distinti momenti di competizione: quello calcistico e quello culturale. E, sempre per ciò che attiene l'attività svolta in Calabria, è in atto un progetto particolare denominato "Torneo della Speranza", al quale possono prendere parte, con ruoli congeniali ai singoli ragazzi, i giovani "diversamente abili", attuato in via sperimentale lo scorso anno scolastico nell'Istituto d'Istruzione Superiore "Malafarina" di Soverato, con grande soddisfazione degli insegnanti e delle famiglie. Sono questi i principali progetti sportivi, ai quali si aggiungono altre attività come "Stradacalciando"; gli incontri dell'apposita equipe regionale finalizzati alla prevenzione nell'uso e l'abuso di farmaci nello sport e altri seminari sulla legalità.
“Questi progetti - evidenzia il Coordinatore - ci accompagneranno lungo tutta la stagione sportiva che, però, avrà una particolare caratterizzazione in quelle che sono le attività di base, comprendenti le manifestazioni dimostrative dei "Piccoli Amici", nonché i tornei "Pulcini" ed "Esordienti". Attraverso queste attività, ai bambini vengono insegnate le principali nozioni del gioco del calcio, richiamando la loro attenzione sulla necessità di inseguire il divertimento nel praticare uno sport che li vede impegnati come gruppo; un gruppo in cui far confluire le personali potenzialità tecniche, in cui vengono educati alla legalità, come logico rispetto delle regole, e alla socializzazione, caratterizzata dal dover obbligatoriamente accettare la presenza in campo di compagni di squadra provenienti da altre nazioni europee ed extracomunitarie”.
Dunque, la F.I.G.C., attraverso il Settore per l'Attività Giovanile e Scolastica, utilizza il gioco del calcio per inculcare nei bambini i sani principi che sono propri dello sport. Con questo importante impegno, la Scuola Calcio collabora attivamente con la Famiglia e con la Scuola, per svolgere una vera e propria azione educativa volta, oltre che all'addestramento tecnico, anche alla formazione umana dei bambini praticanti questo appassionante tipo di sport.