Jobs Act, Arena (Cgil): “Non contiene proposte per il rilancio dell’occupazione”

Calabria Attualità
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Riceviamo e pubblichiamo una nota di Emanuela Arena, segretario generale della categoria Slc Cgil. Nella nota Arena, dopo aver visitato la sede del call center di Abramo, afferma che il Jobs Act non contenga “nessuna proposta concreta per il rilancio dell’’occupazione”. Da qui la decisione di prendere parte alla manifestazione del prossimo 25 ottobre.

“Cosa si fa o non si farebbe pur di continuare a cavalcare l'onda? Ecco la risposta: Jobs Act. Ormai si usano gli “inglesismi” per nascondere attacchi ai diritti dei lavoratori, questa la salsa nuova del rinnovamento espresso dal Renzi-pensiero. Stessa sostanza in forma diversa. Ricette del passato riproposte con la politica degli slogan, degli annunci, degli hashtag. Non si nota discontinuità o rinnovamento rispetto ai governi del passato che hanno reso il mercato del lavoro italiano sempre più precario.

La risposta all’assenza di lavoro che il governo offre è la facilitazione dei demansionamenti, il superamento dei controlli a distanza, scambiare il diritto al reintegro in azienda con il pagamento di una “mancia”. Non è con l’abolizione dell’art.18 che le cose in queste paese cambieranno, non è rendendo ancor più precario il lavoro che si favorirà l’occupazione tanto da sanare il 13,6% di disoccupazione in Italia, perché questi sono i numeri, purtroppo.

La lotta fatta dai nostri padri per lo Statuto dei Lavoratori non è cosa vecchia non è un cencio consumato da gettare via, come qualcuno vorrebbe. Per questa carta fondamentale, ieri come oggi, e come lo sarà nel futuro, hanno lottato uomini e donne. Ed il prossimo 25 Ottobre saremo in Piazza per difendere anni di conquiste sociali.

Si parla di contratto a tutele crescenti, mansioni flessibili e controlli a distanza! Ma di cosa realmente si parla? Quali garanzie sono presenti in questo Jobs Act? Quali sono gli impatti positivi per chi quotidianamente lavora e con il suo salario paga tasse e contribuisce a far crescere l’economia? Nessuna in realtà.

Non serve essere dei luminari del diritto del lavoro per comprendere leggendo quanto previsto dal Jobs Act che non offre possibilità concrete per la creazione di posti di lavoro ed uscire da questa crisi oramai di lungo termine. Il Governo dovrebbe partire dalla riduzione della tassazione sul costo del lavoro, dall’alleggerimento della burocrazia, dall’abolizione o diminuzione di accise inique come l'irap. Non è l’attacco ai lavoratori dipendenti, ai pensionati ed ai precari che potrà creare sviluppo.

Per questi motivi il prossimo 25 Ottobre risulta fondamentale una massiccia partecipazione alla grande manifestazione indetta dalla CGIL. Manifestando per il nostro futuro, affinché il lavoro non sia più un miraggio, ma il fondamento di una vita dignitosa. Questi i messaggi lanciati nel corso delle assemblee svolte in questi giorni tra le lavoratrici ed i lavoratori dell’Abramo CC. Al governo degli annunci e degli hashtag ribadiamo: #tutogliioincludo, #saveart18, #savestatutodeilavoratori”.