Regionali, Wanda Ferro: “Progetto una Calabria nuova, una regione normale”
Riceviamo e pubblichiamo una dichiarazione di Wanda Ferro, candidata alla Presidenza della Regione Calabria.
“Le faide, i tavoli di contrattazione ed i mercatini delle alleanze di queste settimane sono quanto di più lontano dal mio modo di vedere e di interpretare la politica. Io dico ai calabresi che è con loro che voglio andare avanti. Il mio progetto di una Calabria nuova, finalmente una regione normale, va avanti con i partiti, i movimenti e le associazioni che mi hanno sostenuto dal primo momento, ma soprattutto con l’aiuto di donne e uomini calabresi.
Non ho avvertito alcuna tensione assistendo al teatrino della politica che nelle stanze romane metteva in scena le contraddizioni dei nostri avversari, che evidentemente avvertono il profumo della sconfitta, con tentativi d’accordo che dovrebbero essere spiegati ai calabresi: coalizioni in ampliamento, creazioni di un quarto polo, accordi sottobanco? La forza delle idee riesce sempre a fare in modo che un sì, come un no, siano immediati, specie quando le emergenze della Calabria richiedono la massima attenzione. Rispetto al tira e molla delle alleanze ho trovato molto più interessante la notizia del Censis che riconosce nella Calabria il più importante, ma sconosciuto agli stessi calabresi, patrimonio culturale delle regioni d’Europa, e sono sempre più convinta quando continuo a ripetere “Calabria, diventa ciò che sei” che tutti insieme abbiamo una grande possibilità di voltare pagina.
Dal giorno in cui ho avuto dal presidente Berlusconi il massimo incoraggiamento e il sostegno a proseguire su questo percorso, dal giorno in cui ho trovato l’adesione di partiti e movimenti rappresentati da gente leale, coerente, fiduciosa nella possibilità di segnare quella svolta che sognano i Calabresi, ho riservato tutte le mie energie al futuro della Calabria. Nessuno oggi può assurgere ad eroe del gran rifiuto prendendo in giro i calabresi, nessuno può rivendicare improvvisi cambi di rotta e strappare un altro petalo della margherita. Non mi sono preoccupata di un possibile ampliamento della coalizione che mi sosterrà alle prossime elezioni regionali, tra chi predicava pazienza ed e chi chiedeva di chiudere tutte le porte, e così, come non mi avrebbero fermato trasmigrazioni a sinistra di questo o quello, in nessun modo mi fermerà essere ai nastri di partenza con una coalizione meno ampia di quella prevista fino a qualche tempo fa: chi conosce la mia tenacia e la mia determinazione sa bene che sono in questo momento ancor più galvanizzata e che non vedo l’ora di scendere tra la gente e garantire ai calabresi, a mani libere, che intendo essere l’espressione del loro dissenso e di una proposta di reale cambiamento.
Ringrazio il mio partito per la chiarezza con la quale ha chiuso ogni porta ai calcoli elettoralistici, una giostra che ha smesso di girare da tempo, semmai voglio ricordare a chi pensa che la mia candidatura sia l’occasione per una resa dei conti sul territorio, che non sono disponibile al tritacarne e che il mio solo interlocutore rimane il popolo calabrese. Le porte della mia segreteria sono chiuse ad ogni giravolta delle ultime ore e rimarranno sempre aperte a chi in questi mesi ha espresso adesione al nostro progetto ed oggi soffre l’imbarazzo di scelte verticistiche non condivise, a chiunque intenda lavorare per costruire la nuova era: un’era in cui un giovane preparato e meritevole non debba fare anticamera dietro le stanze della politica per superare un concorso, un’era in cui un lavoratore non dovrà più essere ricattato con la promessa del rinnovo di un contratto a termine, in cui le giovani coppie non dovranno avere paura di costruirsi un futuro e le famiglie che hanno in casa un disabile non dovranno sentirsi sole.
Un’era di legalità, trasparenza, meritocrazia e giustizia sociale. Le mie attenzioni e le mie energie saranno dirette a chi mi aiuterà a risolvere il problema dei rifiuti, chi avrà idee per affrontare i problemi della sanità, rilanciare il turismo, favorire l’occupazione e via dicendo. Sbaglia chi pensa che questa sia l’elezione in cui bisogna battere il centrodestra, questa è la prima elezione della nostra storia in cui a vincere dovrà essere la Calabria. Chiunque avrà in testa questa idea troverà aperte le porte del mio progetto, mi importa soltanto la direzione di marcia. Ed alla fine ci riuscirò, riuscirò nel miracolo di fare in modo che la Calabria diventi ciò che è: una terra meravigliosa.”