Crotone a rischio dissesto tra un sindaco esperto in parafanghi e la carrozzeria ammaccata della Scuderia La Trippa

12 novembre 2018, 08:48 Politica.24

Può un sindaco come Ugo Pugliese, di professione perito assicurativo provetto, permettersi senza paura di brutta figura, continuare a guidare una macchina amministrativa in poco tempo divenuta tanto malconcia da poter essere paragonata ad un’automobile che ha subìto un danno grave, andando a sbattere contro la Corte dei Conti (LEGGI), tanto da subire un vistoso squarcio nella carrozzeria, la deformazione del telaio, danneggiando il funzionamento e l’utilizzo pieno e in sicurezza del mezzo in questione?


di Vito Barresi

Potrebbe accadere che, in assenza di una forte opposizione, forse sarà la Corte dei Conti a causare il fatale incidente che porterà a termine la brutta corsa dell’amministrazione comunale di Crotone, guidata dall'interno pro forma da Pugliese ma teleguidata dall'esterno (per “trippa”, lardo e grasso che cola) dal vecchio satrapo Enzo Sculco che ne governa a pulsante tutti i comandi, tra cui il cambio, le frecce, il clacson, la retromarcia, il freno a mano e, ovviamente, il volante, fino a determinarne la confusa, ondivaga e fallimentare direzione di marcia.

Potrebbe darsi che tutto ciò accada realmente anche in ragione del fatto che il rischio di essere commissariati ad acta o

persino di essere visitati dalla Commissione d’accesso della Prefettura, non appare più come un’ipotesi di scuola né tanto meno una remota soluzione alla crisi permanente dell’attuale maggioranza.

Il fallimento della Giunta Sculco-Pugliese starebbe, dunque, nelle cose concrete, nel blocco già quasi completo dei flussi finanziari, nella paralisi dell’attività programmatica ed economica dell’ente politico locale.

Tutto ciò altro non è che il prodotto dello sbandamento continuo dell’autovettura amministrativa, delle gimkane interne al Consiglio Comunale, degli incidenti stradali che possono accadere e che provocano fratture al braccio e all’avanbraccio a danno terzi e che poi richiedono, per quelli che alzano la posta allo scopo di puntellare il deformato modello della maggioranza, lauti indennizzi in termini di posti di potere.

Per cui a giudicare dallo stato in cui si trova ridotta la vettura di servizio pubblico locale neanche il migliore carrozziere, sempre in base alle perfette e puntuali relazioni del perito Pugliese - da tutti riconosciuto il maggiore ‘expertise’ di parafanghi, fanalini, lunotti posteriori e anteriori, specchietti retrovisori attualmente esistente sulla piazza - potrà rimettere in moto una lamiera contorta e ormai accartocciata, con il motore completamente fuso, in cui si è stata conciata, sia da quelli di prima che di adesso, la splendente automobile che Sculco aveva graziosamente regalato al suo pupillo, quale dono di un’ennesima fortunata vincita alla lotteria elettorale.

La BatMobile o se vogliamo ironizzare la Grande BlekMobile, costruita con tanta dedizione dal tenace Sculco, si è definitivamente impantanata in una pozzanghera, senza sapere neppure quale scorciatoia imboccare per continuare la propria corsa.

Ferma in mezzo a una strada, la vettura della scuderia Sculco&Pugliese ha smarrito la diritta via, ha perso la direzione, annullando persino il segnale del Tom Tom dato in dotazione, giorno e notte, fin dal primo istante dell’insediamento in Piazza delle Resistenza.

Di questo ha parlato un vero, ma questo per davvero sì, storico amico e compagno di tante ‘avventure’ con il vecchio Enzo, vale a dire il suo amatissimo compare e fratello Peppino Vallone, da lui fortissimamente voluto titolare dell’incarico di Sindaco come già prima di assessore al Centro per l’impiego della Provincia, di cui riportiamo soltanto alcune considerazioni, un passo delle sue ultime dichiarazioni a proposito dell’attuale Giunta, secondo cui:

“non è concepibile che nel 2018 si continui a parlare del bilancio del 2015 dopo che sono state presentate otto note alla Corte dei Conti nel tentativo di spiegare il bilancio consuntivo del 2015 e in risposta la Corte dei Conti ha aggiunto le inosservanze che ancora oggi continuano a perpetrare e a utilizzare. Il problema anziché essere risolto è stato invece ingigantito. Non si pensi di tornare a scrivere alla Corte dei Conti al fine di evitare che vengano avanzate nuove criticità. Continuare a imputare le responsabilità alla sua gestione lo si poteva comprendere il primo anno, si poteva addirittura accettare qualche battuta al secondo, ma al terzo anno il ritornello non è accettabile”.

Amministrativamente si potrebbe, dunque, aprire subito la fase del default (LEGGI). Il nostro auspicio è che questa situazione venga risanata e il pericolo del dissesto finanziario dell’ente immediatamente disinnescato.

Il default di un ente locale determina una catena di effetti che bloccano l’operatività economico-finanziaria, con riflessi politici sugli amministratori colpevoli di aver causato il crack.

Sarà in grado Sculco di dare una vibrante sterzata alla macchina del copilota Pugliese? Riuscirà a far ripartire, magari a diesel, la vettura, riverniciandone la carrozzeria? Oppure dovrà constatare che il cruscotto è andato in tilt e la benzina consumata, fin qui abbondantemente, è completamente finita lasciando a secco giunta e consiglio comunale, fermi ai box?