Crotone. Tegola sul Comune, Corte dei conti stoppa le spese: due mesi per adeguarsi
Le cattive notizie non arrivano mai da sole. Se n’è resa conto oggi l’Amministrazione comunale di Crotone, a guida Ugo Pugliese, che dopo il secco no del Ministero alla proroga per l’utilizzo delle strutture aggiuntive realizzate nello stadio Ezio Scida (LEGGI), sempre oggi si è vista precipitare un’altra brutta tegola sulla testa.
La Corte dei conti, infatti, con un’articolata missiva, ha disposto per l’ente il blocco delle spese definite non essenziali, finché non verranno soddisfatte le prescrizioni dell’organismo di controllo.
Il problema principale evidenziato dalla Corte, riguarda i conti di fine 2014 e del 2015, quando a governare la città c’era l’amministrazione Vallone. Al comune pitagorico lo stessa origano chiede il riaccertamento ordinario di residui al 31 dicembre 2014 e quelli straordinari, attivi e passivi, del 2015.
I conti, quindi, non tornano e, adesso, l’ente comunale ha due mesi di tempo per rispondere ai rilievi dell’organismo di controllo ma, nel frattempo, non può spendere per attività e servizi ritenuti non essenziali.
Questo provvedimento, ostacolerà, e non poco, l’azione di piazza della Resistenza e certamente non contribuirà a quell’azione di rilancio della giunta auspicato e atteso dentro e fuori il palazzo.
In realtà, le prescrizioni contenute nella missiva della Corte, vanno anche al di là dei conti del bilancio 2015. Infatti, vengono avanzate domande anche sulla gestione comunale delle società partecipate, così come l’elevata presenza di contenziosi per l’ente.
Un bella gatta da pelare, dunque, soprattutto per l’assessore al bilancio, Benedetto Proto, in rampa di lancio per diventare il nuovo vice sindaco. Se dovesse riuscire a tirar fuori il Comune da questo impiccio, non da poco, sarebbe una promozione meritata.