Conti pubblici. Comune di Crotone: caro consigliere ma quanto mi costi?
E’ stato un avvio assai tribolato quello delle Commissioni consiliari al Comune di Crotone, quegli organismi che servono per discutere le problematiche prima che queste giungano in giunta ed in consiglio. Si è partiti con la polemica sul loro numero che è passato, nel nuovo consiglio, da quattro a sette: I Affari istituzionali e affari generali; II Politiche per lo sviluppo economico e produttivo, trasporto, bilancio e finanze; III Politiche ambientali e ecologiche, verde pubblico e sanità; IV Cultura e beni culturali, Pubblica istruzione, Turismo, archeologia e Sport; V Pianificazione del territorio, programmi comunitari e finanziamenti e programmi complessi; VI lavori pubblici, il piano energetico, il patrimonio e la protezione civile; VII Politiche sociali e politiche giovanili. Per la maggioranza questo aumento è giustificato dal fatto che quelle precedenti erano troppe oberate di lavoro; per la minoranza, invece, si tratta di uno spreco di risorse, inopportuno in tempo di crisi. Qualcuno aveva, poi, messo in dubbio perfino l’utilità delle stesse commissioni: non la pensano, così, quasi tutti i consiglieri, che le hanno prese d’assalto. Le discussioni, però, non sono finite qui, anzi. Per circa un mese, le attività della VI commissione, quella relativa ai lavori pubblici, tra le più importanti, dunque, sono state di fatto paralizzate perché ha avuto due presidenti. Nella prima seduta, infatti, era stato eletto un rappresentante della minoranza, Enrico Pedace; elezione contestata dalla maggioranza, per mancanza di quorum, che poi ha eletto in una successiva seduta Mario Megna.
Le commissioni si tengono ad un ritmo frenetico, talvolta anche fino a cinque al giorno. Proprio alle presenze in questi organismi (32,53 euro a seduta), infatti, è legata l’indennità che percepiscono i consiglieri comunali dopo l’abolizione della vecchia diaria. Il numero delle sedute è così elevato che è sorta l’esigenza per l’ente di affittare altri locali, fuori dal palazzo comunale, al modico costo di mille euro al mese. Ma quanto costano le commissioni consiliari ai cittadini? Presto detto. Nei mesi di giugno e luglio 2011, 20.689 euro, tenendo conto che non sono compresi i gettoni di presenza della VI commissione, la cui attività si è sbloccata solo in agosto. Da precisare che la normativa fissa un limite massimo alla somma che ogni consigliere può percepire, che è di 1.332,92 euro, ai sensi del decreto legislativo 267/2000. Ci sono tre consiglieri stacanovisti che tale cifra l’avrebbero ampiamente superata, visto che sono mono gruppi e che hanno partecipato a tutte le commissioni: guida la classifica Domenico Panucci, con 58 presenze, seguito da Claudia Scarriglia con 56 e Mario Scarriglia con 54. Altri colleghi li avrebbero eguagliati se si fossero tenute anche le sedute della VI commissione. Di contro, altri consiglieri hanno totalizzato ben poche presenze: zero sedute per Dorina Bianchi, una per Sergio Iritale e 3 per Filippo Esposito.