“In ogni istante della nostra vita abbiamo un piede nella favola e l’altro nell’abisso”. (Paulo Coelho)
di Sr* l'Impertinente
“C’era una volta...”: così principiano quasi tutte le favole e che un tempo finivano nel classico lieto fine. Quella che ha raccontato in questi due anni e mezzo l'amministrazione Sculco-Pugliese è anch'essa una fiaba, ma in un altro senso.
Nel senso, cioè, che racconta una realtà che esiste solo nella fantasia di chi, la favola, l'ha costruita a tavolino, ovvero Sculco e altri personaggi messi in campo (spesso semplici comparse), con tanto di orchi, fate e streghe e qualche aspirante principe azzurro.
Non vedono, infatti, come la città che stanno disamministrando sia ormai in ginocchio, stanca ed esausta per i torti subiti, alla mercé di chiunque.
“Per quanto tu possa essere razionale, ci sarà sempre una favola alla quale finirai per credere”. (And72Rea, Twitter)
Invece di rimboccarsi le maniche e vedere cosa ci sia concretamente da fare, la maggioranza sculchiana, che ormai non è più tale e da tempo, proprio il tempo lo trascorre invece a litigare, frantumarsi, dividersi su ogni provvedimento.
In termini di divisioni, fazioni e bisticci, La Prossima Crotone è riuscita nell'ardua impresa di far impallidire perfino il Partito Democratico, nel frattempo scomparso dai radar politici.
Scontri, infatti, si registrano tra Consiglieri di maggioranza e Giunta, con l'accusa di un mancato coinvolgimento nelle scelte (LEGGI); nei gruppi consiliari dove ognuno agirebbe anarchicamente; e perfino nella stessa di Giunta, divisa anch'essa in due fazioni.
“È sbagliato raccontare le favole ai bambini per ingannarli, bisogna raccontarle ai grandi per consolarli”. (Marcello Marchesi)
In questo clima non certo tranquillo, si avvicina la data di un Consiglio Comunale importante, quello del 20 dicembre, con all'ordine del giorno un punto decisivo: l'adesione dell'ente alla Fondazione Trasparenza.
Un’adesione, quest’ultima, da una parte attesa da consiglieri ed assessori, perché a detta di esponenti dell’amministrazione decreterà l'automatico sblocco delle spese dell'ente, che finora hanno subito uno stop dalla Corte dei Conti.
Nello stesso tempo, però, desta più di qualche preoccupazione, considerato che l’eventuale riapertura del “borsellino” comporti, anche, un percorso di rigida osservanza delle regole ed a cui il Comune non potrà derogare, pena l'arrivo del commissario e il pre-dissesto.
“Vorrei che tu venissi da me in una sera d’inverno e, stretti insieme dietro i vetri, guardando la solitudine delle strade buie e gelate, ricordassimo gli inverni delle favole, dove si visse insieme senza saperlo”. (Dino Buzzati)
Per comprendere meglio di cosa parliamo, si sappia che la Fondazione Trasparenza assiste i Comuni anche nella formazione del personale, soprattutto in ambito contabile e finanziario.
Visto che l'amministrazione a trazione Sculco-Pugliese+Proto finora non ha saputo dare le giuste risposte alla Corte dei Conti, per superare la condizione di blocco cis si affiderà proprio alla Fondazione con l’arrivo così di ben due “formatori” che, nel tempo, diverranno poi dirigenti dell’Ente.
Il timore (condivisibile) di molti Consiglieri è che il Comune, visto l'andazzo che si sta registrando negli ultimi due anni e mezzo di malgoverno, non riuscirà a rigare dritto sul fronte delle spese e delle maggiori entrate da recuperare, con tutte le conseguenze nefaste del caso.
“Noi siamo stati avvelenati dai racconti di fiabe”. (Anaïs Nin)
Preoccupazioni che si sono materializzate - di recente - in una lettera che i consiglieri di maggioranza Maria Rita Megna, Annamaria Oppido, Giuseppe Pucci, Tommaso Pupa ed Angela Familiari, hanno inviato al sindaco (LEGGI).
In realtà le missive sono due, una del 13 (d’avvertimento) e l'altra del 17 dicembre (poi resa pubblica) in cui i cinque criticano in particolare l'operato dell'assessore alle Attività produttive, Sabrina Gentile sulle questione delle luminarie natalizie.
Le accuse alla Gentile sono di prendere “iniziative in piena solitudine”: gli esponenti della maggioranza si chiedono allora come possa esser possibile assumere decisioni in tal senso “in una fase di blocco della spesa da parte della Corte dei conti” e, inoltre, se “nello specifico” sia “stata seguita una procedura di impegno di spesa e di selezionamento dei fornitori dei servizi e degli espositori”.
“Ogni volta che qualcuno dice “Io non credo nelle fate” da qualche parte c’è una fata che cade morta”. (Peter Pan)
Il loro timore è che si possa “ricorrere agli affidamenti diretti ed a generare debiti fuori bilancio”, ed in merito hanno così chiesto un chiarimento, che non è arrivato. O meglio, una riunione c'è stata ma vi mancava proprio la diretta interessata, l'assessore Gentile.
I consiglieri non l'hanno presa bene, sottolineando “l'assoluta insensibilità istituzionale dell'assessore che dimostra una forte ritrosia a confrontarsi con trasparenza a renderci edotti del proprio operato”.
Questa uscita, tra l'altro, ha suscitato un altro sconquasso nella già traballante maggioranza. Pisano Pagliaroli si è dimesso da capogruppo di Crotone in Rete, poiché il suo consigliere, Pucci, non l'avrebbe informato della lettera in questione.
“Cambio di aggettivo nel lieto fine delle favole: “vissero flessibili e contenti”. (Dino Basili)
A proposito della vertenza aperta - ormai da tempo immemore - con la Corte dei Conti, alcuni dei problemi, anche se non tutti, derivano dal bilancio consuntivo del 2015, approvato dalla Giunta Pugliese.
La relazione allegata al documento contabile, che è stata redatta dalla precedente amministrazione, è stata però firmata proprio dal Sindaco in carica e poi sottoposta al voto Consiliare.
La relazione al bilancio in questione è importante, considerato che da un lato potrebbe indurre in errore i consiglieri e dall’altro - ovvero non dovesse andare bene alla Corte dei conti - il firmatario ne diviene responsabile: a titolo personale.
“E vissero sempre infelici e scontenti.” Così, per non ingannare il suo bambino termina le favole”. (Ennio Flaiano)
Un bel problema. Ma di scossoni per la maggioranza se ne annunciano anche altri all'orizzonte, dato che i malumori sono crescenti e le fronde sempre più difficili da controllare, perfino per il grande Blek.
L'insofferenza cresce, i risultati stentano ad arrivare, anche se, così come in vero era stato annunciato anche nel 2018, Pugliese continui a ripetere che entro il 2019 l'amministrazione raccoglierà i frutti del seminato.
Il rischio è che con tutte queste divisioni (e liti), entro l’anno prossimo (per alcuni anche prima) sia la maggioranza ad implodere lasciando in eredità alla città, già malmessa, solo macerie. E non saranno quelle dell’Antica ma della Prossima Krotone.
* Simbolo dello Stronzio