Crotone. In Sala (Consiliare) va in onda l’ultimo film di Natale: “Mamma ho perso la maggioranza”

21 dicembre 2018, 14:45 Sr l'impertinente

“Scegli i tuoi alleati e impara a lottare in compagnia, perché nessuno vince una guerra da solo” (Paulo Coelho).


di Sr* l'impertinente

È vero che l'implosione della maggioranza era annunciata (vedi l'ultimo articolo dello Stronzio che scrive - QUI) ma il “bottodi ieri è stato veramente forte tanto che dal Comune di Crotone l'eco pare sia arrivato anche, e non soprattutto, in via Firenze.

Il tutto si è materializzato nell'ultima seduta della pubblica assise, quando quattro consiglieri, Anna Oppido, Tommaso Pupa, Giuseppe Pucci e Maria Rita Megna hanno abbandonato l'aula per protesta.

Si tratta degli stessi consiglieri che insieme ad Angela Familiari (che aveva già lasciato la sala), avevano criticato aspramente l'operato dell'assessore Sabrina Gentile sulle spese “nebulose” delle luminarie natalizie (LEGGI).


“Non c’è alleato più prezioso di un nemico cretino”. (Indro Montanelli)


Ad aggravare la portata politica dello strappo, il fatto che oltre ad i consiglieri a lasciare l’aula siano stati anche due assessori, nella fattispecie Francesco Pesce ed anche Alessia Romano.

Un segno tangibile che, ormai, quella che sembrava l'invincibile armata della Prossima Crotone, sia diventata nella realtà un gruppo di consiglieri senza capo né coda: un’armata sì ma Brancaleone.

Che le cose non stessero andando bene, già ad inizio seduta lo testimonia il fatto che roventi sono state le linee dei telefoni del presidente del Consiglio e del sindaco per racimolare i voti necessari quantomeno ad iniziarla la seduta.


“Se non puoi battere il tuo nemico alleati con lui”. (Proverbio cinese)


A fare questo regalo alla Maggioranza - tale solo nel nome - è stato ancora una volta il Pd; questa volta, però, a vestirsi da Babbo Natale un consigliere che ha anche le physique du rôle: Mario Galea.

In altri Consigli, ad assicurare il numero legale erano stati invece, a turno o anche insieme, Andrea De Vona e Mario Megna; ieri entrati dopo che è stato accertato il numero legale.

Galea, che tra l'altro è nipote di Rocco Gaetani (miracolosamente o, meglio, politicamente sopravvissuto allo spoil system in Akrea) ha, nel frattempo, consegnato le sue dimissioni irrevocabili da capogruppo del Pd.


“Quella che gli uomini hanno chiamato amicizia non è altro che un’alleanza, una reciproca cura d’interessi e uno scambio di servigi: insomma, una relazione in cui l’egoismo si prefigge sempre qualche utile”. (Francois de La Rochefoucauld)


Tornando ai quattro consiglieri “ribelli”: in un documento hanno sottolineato come i Consiglieri comunali di maggioranza non siano adeguatamente coinvolti nelle scelte dell'amministrazione, se non per votarle a cose fatte.

Evidenziano, poi, due aspetti in particolare. Il primo fa riferimento a quella che definiscono una “delibera sentenza” della Corte dei Conti che certifica l'incapacità dell'ente di fare cassa.

Ed ancora, fanno riferimento alla diatriba con Sabrina Gentile, rea di fare “spese allegre” che poi si tramuteranno in debiti fuori bilancio da approvare nei prossimi Consigli.


“Un’alleanza è come un matrimonio: il contraente ha sempre il diritto di divorziare”. (Federico II di Prussia)


A quanto pare l'esito dell'ultima assise pubblica non è stato certo gradito neanche dal grande Blek, sempre più convinto, almeno secondo i bene informati, di aver puntato (solo questa volta?) sui cavalli sbagliati.

In chiusura di seduta, il presidente Serafino Mauro ha ringraziato personalmente tutti i consiglieri di minoranza che sono rimasti in aula e così consentito l'approvazione dei punti all'ordine del giorno.

Anche il sindaco, nel corso della riunione, si era appellato ai consiglieri, senza distinzione tra minoranza e maggioranza, assicurando massima collaborazione nell'affrontare le questioni aperte.


“Siamo soli, assolutamente soli su questo pianeta fortuito; e fra tutte le forme di vita che ci circondano non una, tranne il cane, ha stretto alleanza con noi”. (Maurice Maeterlinck)


Quelle alle porte saranno dunque delle vacanze davvero amare per molti, a cominciare dagli Sculco, padre e figlia, ma anche per lo stesso sindaco Pugliese e alcuni assessori che sentono le poltrone traballare.

Sarà un Natale amaro anche per il presidente di questa scombinato Consiglio, Serafino Mauro: colui che quando erano emersi problemi “numerici” aveva - com'è costume di questi tempi - accusato la solita stampa di inventarsi tutto.

Ma saranno vacanze amare, soprattutto, per i cittadini di una sfortunata città sempre più alle prese con mille problemi, che hanno sì eletto 32 consiglieri per risolverli ma che si sono ritrovati, invece, un branco di persone capaci solo di litigare.

Ma non si diceva che il Natale portasse pace e serenità?

* Simbolo dello Stronzio