Crotone, i Dk e lo sfogo del “capo”. Tra tris di donne e bluff l’ultima mano di una partita a perdere

7 febbraio 2019, 10:28 Sr l'impertinente

“La vita non consiste nell'avere buone carte, ma nel saper giocare bene quelle che si hanno” (Josh Billings). Visto quello che gli è successo e, soprattutto, quanto gli hanno combinato gli uomini di cui si era circondato e che aveva chiamato nella sua squadra, in questi due anni e mezzo Ugo Pugliese ha deciso di cambiare rotta e di attorniarsi di donne.


di Sr* l’Impertinente

Negli ultimi tempi, infatti, sono tre le esponenti femminili che ha chiamato nelle postazioni che contano, vuoi nel Comune che - per non farsi mancare nulla - anche in Provincia (LEGGI).

Spera, così e forse, di ricevere un aiuto concreto o anche solo una mano, in un periodo in cui sembra proprio non andargliene bene una, e tra l’altro dai rapporti sempre più tesi con il manovratore della locomotiva (che sta deragliando).


“Si dovrebbe giocare sempre lealmente

... quando si hanno le carte vincenti”.

(Oscar Wilde)


La prima donna che ha chiamato in soccorso è stata Teresa Sperlì, che un ruolo dirigenziale in realtà già ce l’aveva, essendo direttore generale a Gestione Servizi, società in house dell'ente.

Società, tra l’altro, che di questi tempi sta attirando l'attenzione non solo di chi già scalpita per il posto succulento liberatosi, ma soprattutto della Guardia di Finanza che pare abbia già compiuto incursioni negli uffici.

La Sperlì è stata nominata dirigente amministrativo a fiducia, anche se ancora c’è in ballo la possibilità che l’incarico sia inconferibile, così come ha chiesto di verificare il capogruppo del Pd in Consiglio comunale, Michele Ambrosio.


“Giochi di carte. Le carte ci hanno insegnato

che non si gioca per divertirsi

ma per vincere”. (Alberto Asor Rosa)


Come già accennato, vestito un Santo se n’è cominciato a spogliare un altro. Parte delle attribuzioni alla Sperlì, difatti, sono state tolte ad un’altra dirigente, Maria Teresa Timpano. Che pare non l’abbia presa proprio benissimo.

Come sorta di “risarcimento”, alla stessa Timpano è stata conferita un’altra dirigenza, quella della Polizia locale, fino a qualche giorno fa attribuita all’attuale capo di gabinetto del sindaco, Giorgio Aloisio.

Una nomina affidata “in via di urgenza, provvisoria ed eccezionale” e che “avrà validità sino a revoca” e fino a quando non verrà nominato il nuovo comandante dei Vigili Urbani.


“Nella vita, come nel gioco delle carte,

è un grande vantaggio

quello di essere i primi a giocare,

perché a carte uguali si vince”.

(Baltasar Graciàn)


Ricordando il detto “non c'è due senza tre”, il buon Ugo ha pensato bene di chiamare un aiuto - o meglio ancora un Buon aiuto - anche alla Provincia, nello staff della Presidenza dell'ente.

Una figura certamente necessaria, sebbene Pugliese, però, non abbia azzeccato per nulla la tempistica della nomina che, anche se pur part time, prevede un esborso non da poco per l’ente intermedio.

Infatti, proprio negli stessi giorni, i dipendenti della Provincia di Crotone sono in assemblea permanente proprio perché l’ente non riesce a garantire loro la puntualità degli stipendi.


“Non recriminare sulla mano

che ti è stata distribuita

nelle carte o nella vita”. (Stephen King)


In realtà - sempre in termini di esperienze politico-amministrativa - con le donne ad Ugo non è andata finora così bene. Basti vedere i rapporti burrascosi con le parlamentari 5 Stelle, tanto per fare un esempio.

Rapporti poco meno rissosi, poi, sembrano esserci tra l’Amministrazione comunale dello scricchiolante duo Pugliese-Sculco ed altre consigliere comunali, con le quali almeno in due episodi distinti ci sono stati dei faccia a faccia quanto meno accesi.

Il problema è che, specie in questo periodo, Ugo si senta sempre più solo visto che – oltre a quello dell’ex assessore Rori De Luca (LEGGI) - anche il suo rapporto col grande capo Sculco sembra vacillare sempre più.


“Fidati di tutti,

ma taglia tu il mazzo”.

(Legge di Dooley Arthur Bloch)


Recentemente, proprio uno sfogo del leader dei DemoKratici indirizzato a tutti i componenti dell’Amministrazione, giuntale e consiliare che sia, non si sa per mano di chi è finito integralmente sulla stampa locale.

Ed è stata una lettura interessante, soprattutto per chi scrive, poiché in questa sua “fuoriuscita” il grande Blek ha messo nero su bianco, passo per passo, tutta l’inefficienza dell’amministrazione che per mesi e proprio da queste colonne vi avevamo puntualmente raccontato.

Così: mentre Sculco in una sua collerica replica - con toni da peggiori “osterie” - (LEGGI) cercava di smentire ciò che sosteneva lo Stronzio che scrive, a distanza di qualche mese lo ha invece confermato e di suo pugno, interamente e, perfino, rincarando la dose.


“Dovrei lamentarmi che le carte

sono mischiate male

fino a che non avrò

una buona mano”. (Jonathan Swift)


Insomma, analizzando ciò sta accadendo a Crotone in quest’ultimi tempi, sembra di assistere ad una rappresentazione di “Finale di partita”, un'opera teatrale in un solo atto scritta da Samuel Beckett.

Come si ricorderà i protagonisti sono Hamm, un anziano signore cieco ed incapace di reggersi in piedi, ed il suo servo Clov, che al contrario non è capace di sedersi. I due personaggi, dipendenti l'uno dall'altro, continuano a litigare.

Il copione in salsa pitagorica pare proprio quello scritto dallo stesso Sculco, all’inizio, ipotizzando La Prossima Crotone, che però si è poi dimostrata nei fatti qualcosa che di più vecchio e retrò potesse capitarci.


“Non è tanto importante

chi inizia il gioco

ma chi lo finisce”.

(John Wooden)


In questa partita, Pugliese crede di avere una buona mano, soprattutto col tris di donne di cui abbiamo detto, ma non è certo che arriverà a vincere la partita, che si preannuncia di per sé difficile e complicata.

Dal canto suo Sculco ha puntato tutto su questo ennesimo sfogo (Per carità! Non chiamatelo “cazziatone” sennò si irrita) - diventato pubblico non si sa quanto a sua insaputa - col quale pare quasi voglia quasi prendere le distanze dal fallimento incombente. O, per i soliti maligni, semplicemente scrollarsene le responsabilità.

C’è però una terza opzione che nessuno al momento sembra voler prendere in considerazione: vale a dire che arrivi qualcuno, anche dall'esterno, che possa far saltare il banco. Ed allora non ci saranno tris o bluff che tengano.

* Simbolo dello Stronzio