Déjà vu in Comune. Pugliese spicca il volo? Un vero ‘easy rider’ o un abile pokerista?

19 febbraio 2019, 15:55 Sr l'impertinente

Il filosofo napoletano Giambattista Vico, vissuto fra il XVII e il XVIII secolo, elaborò una teoria sulla storia umana assai singolare e nota come la “teoria dei corsi e dei ricorsi storici”. Per Vico alcuni accadimenti si ripetevano con le stesse modalità, anche a distanza di tempo; e tutto ciò avveniva non per caso ma in base ad un preciso disegno messo in atto della divina provvidenza.


di Sr* l'impertinente

Una teoria che torna alla memoria nel leggere l’ultima nota inviata dal sindaco Ugo Pugliese (LEGGI), e che fa balzare subito alla mente un altro copione che in passato si è svolto nella stessa location, ovvero il Comune di Crotone, con allora protagonista il suo predecessore, Peppino Vallone.


“I governi devono essere conformi

alla natura degli uomini governati”.

(Giambattista Vico)


Il primo cittadino in carica ha affidato ad una comunicato la sua frustrazione per le continue liti nella maggioranza che starebbero incidendo negativamente anche sull’operato della Giunta.

Stessa cosa aveva fatto Vallone, che dopo un Consiglio in cui erano mancati i numeri, 10 anni prima, aveva minacciato le dimissioni: a causa del fuoco amico, cioè dei consiglieri del Pd.

Pugliese sottolinea oggi e dal suo canto di essere “stanco … di queste ulteriori quanto sterili fibrillazioni, presunte e non, che alimentano un dibattito pubblico che avrebbe bisogno invece di concentrarsi su più importanti e vitali argomenti che riguardano il futuro della città”.


“Gli uomini prima sentono senz'avvertire,

dappoi avvertono

con animo perturbato e commosso,

finalmente riflettono con mente pura”.

(Giambattista Vico)


Non è questo però l'unico punto di contatto tra Pugliese e Vallone. Entrambi i casi, infatti, all’origine delle loro amministrazioni hanno avuto l’imprimatur dal leader dei Demokratici.

Dopo qualche anno, Vallone - non senza vari tentativi di chiarimento politico - è riuscito a smarcarsi dalla stretta del leader ed ha portato avanti un secondo mandato, anche se irto di ostacoli.

A leggere la nota di Pugliese, l’attuale sindaco sembra aver espresso la volontà di percorrere lo stesso sentiero, tortuoso, e così come più volte abbiamo ipotizzato nei nostri precedenti scritti.


“Gli uomini sono naturalmente portati

a conservar le memorie

delle leggi e degli ordini,

che li tengono dentro la loro società”.

(Giambattista Vico)


D’altronde questo affermerebbe Pugliese nella sua nota, che certamente segna, più di ogni altro precedente accadimento del passato, una precisa linea di demarcazione tra il prima ed il dopo dell’amministrazione in carica.

“Questa è la strada - dice - sulla quale ci siamo incamminati e dalla quale non intendiamo derogare e che vede la maggioranza ed il suo sindaco pronti ad affrontarla con rinnovato impegno, in autonomia, con la finalità unica dell'interesse e lo sviluppo della città di Crotone”.

Ed ancora, nel suo “discorso” alla città, sottolinea “le prerogative che la legge attribuisce al sindaco relative alla fiducia che egli ripone nella sua squadra di giunta”.


“Gli uomini sfogano

le grandi passioni

dando nel canto,

come si sperimenta

ne' sommamente

addolorati ed allegri”.

(Giambattista Vico)


Da una prima lettura sembrerebbe un sussulto d’orgoglio del primo cittadino nel rivendicare le sue prerogative, che in altre realtà sono poi la normalità, come quella di poter scegliersi la Giunta che lo accompagni.

Fa, poi riferimento, a “rilievi, velati e non, che sono stati mossi all'amministrazione” ed il pensiero non può che andare alla reprimenda che lo stesso leader DK ha elargito all’intera squadra di governo e finita - non si sa quanto casualmente - sulla stampa (LEGGI).

Anche in questo caso, il copione pare simile a quello già visto a suo tempo con Vallone, che passò attraverso varie tappe intermedie prima dello strappo finale dalla morsa del signor S.


“La fantasia altro non è che

memoria o dilatata o composta”.

(Giambattista Vico)


Sottolinea ancora Pugliese di non aver “nascosto la necessità di un indispensabile chiarimento politico con le forze che sostengono l'amministrazione Comunale per superare le difficoltà e le diverse vedute che hanno caratterizzato le ultime settimane”.

Riconosce, poi, che c’è “un malessere che non ho inteso ignorare o sottovalutare - afferma - proprio perché lo stallo politico avrebbe vanificato il percorso amministrativo che abbiamo faticosamente messo in campo per il futuro della città”.

Un chiarimento, a suo dire, ci sarebbe stato: “attraverso un dialogo franco, che ha trovato come punto non derogabile” la “libertà con la quale lo stesso conferisce le deleghe nell'ambito giuntale”. Tornando, quindi, a rivendicare scelte autonome.


“Gli uomini di corte idee stimano diritto,

quanto si è spiegato con le parole”.

(Giambattista Vico)


Da buon marinaio il sindaco in carica non disdegna inoltre di elargire un avviso ai naviganti, soprattutto a chi creerebbe fibrillazioni e dissidi: “Chi li alimenta se ne assume la responsabilità morale e politica davanti alla città”.

Rientra, poi, nei panni del democristiano con la patente di moderato (altro tratto che lo accomuna al buon Peppino) e tende a rassicurare sul futuro, sottolineando di essere “estremamente convinto che l'invito che ho rivolto a guardare con realismo e responsabilità alla complessità ed allo stesso tempo alle grande potenzialità del momento sia stato raccolto”.

Ed ancora: “Ho condiviso con tutti il principio fondamentale che l'azione amministrativa sia incisivamente rilanciata condividendo con la maggioranza gli obiettivi e le linee strategiche che devono caratterizzare la prosecuzione dell'esperienza amministrativa”.


“I nativi costumi, e sopra tutto

quello della natural libertà,

non si cangiano tutti ad un tratto,

ma per gradi, e con lungo tempo”.

(Giambattista Vico)


Un film già visto, dunque, ma dal finale non necessariamente scontato o quantomeno convincete: c'è infatti chi avanza anche un’altra ipotesi sull’uscita di Pugliese e sulla sua presunta ricerca di autonomia e libertà.

Come abbiamo già scritto in altre occasioni, per l'Amministrazione comunale si avvicinano appuntamenti importanti, che mal si conciliano con la poca certezza dei numeri su cui può contare in termini di consiglieri “leali”.

Così: non è che l’appello sia un qualche zuccherino lanciato ai “malpancisti” per quietarli alla vigilia delle prossime assise pubbliche e superare ostacoli che appaino al momento insormontabili?


“Gli uomini, le cose dubbie, ovvero oscure,

che lor appartengono,

naturalmente interpretano secondo le loro nature,

e quindi uscite passioni e costumi”.

(Giambattista Vico)


Se quello di Pugliese sia un mero bluff o, addirittura, una mossa concordata col “capo”, di certo lo si scoprirà presto, anche perché nel frattempo sullo scenario è apparsa una nuova variabile, quella di Rori De Luca (LEGGI), che rischia di scombinare i piani.

Soprattutto quelli del leader: sia per quanto riguarda l’eventuale rielezione in Regione (non più così scontata) della figlia Flora, sia perché potrebbe “calamitare” pezzi anche importanti dell’attuale maggioranza.

L'importante è che alla fine a perdere la partita - come purtroppo già molte volte accaduto in passato - non sia la città, sacrificata sull’altare dell’autonomia (vera o presunta) o dallo spirito italico del tengo famiglia” (anche quelli dell’opposizione!).

* Simbolo dello Stronzio