“Dà vita a dei buoni esempi: sarai esentato dallo scrivere delle buone regole”, affermava Pitagora. In fondo in fondo -come sostiene il governatore della Calabria Mario Oliverio - Antica Kroton è “solo” il più imponente investimento culturale mai realizzato in Calabria, con oltre 61 milioni di euro di euro impegnati.
di Sr* l’impertinente
Per il Comune di Crotone si tratta di gestirne 32 di milioni in un progetto che, al di là dei contenuti, non può non avere il suo fattore più rilevante nella comunicazione.
Cioè, la necessità di diffondere all’esterno cosa sia effettivamente l’Antica Kroton e cosa voglia effettivamente significare l’essere terra di Pitagora.
E, ovviamente, ci si aspetta che per far “passare” un messaggio così importante ci si affidi a personale selezionato ed altamente qualificato. Ma, non dimentichiamolo, siamo pur sempre a Crotone!
“L'inizio e la metà
di ogni cosa”.
(Pitagora)
Il progetto quanto a contenuti e fondi disponibili è certamente un’occasione unica per legare l’immagine della città a Pitagora, far rinascere e promuovere l’antica polis magno greca e così attendersi una rendita, magari per l’eternità, grazie anche alle migliaia e migliaia di persone che ci si augura possano venire poi a visitarla.
Una formula che di per sé è semplice ma che è strettamente correlata ad una buona comunicazione, che è pur sempre una brutta bestia, indomabile se non si hanno a disposizione strumenti (e persone) idonei a gestirla, e che in caso contrario potrebbe invece produrre danni, soprattutto all’immagine che si al contrario si vorrebbe promuovere.
Ed è proprio questo - a parere di chi scrive (ma non solo, in verità) - ciò che sarebbe avvenuto in occasione dell’evento di presentazione dell’iniziativa, al di là di un gesto deprecabile in ogni sua possibile interpretazione.
“La ragione è immortale,
tutto il resto è mortale”.
(Pitagora)
Quando si crea un appuntamento, anche uno spettacolo, per veicolare l’attenzione mediatica su un progetto simile, di caratura internazionale e che potrebbe davvero rappresentare il primo passo per una svolta della città, l’aspettativa di chiunque è che sia affidato - così come avviene altrove - alla migliore squadra possibile.
Altrimenti il rischio che si corre - e come pare sia accaduto - è che della grande kermesse resti non tanto il messaggio sostanziale dell’evento quanto invece una banale goliardata (a voler pensar bene).
È chiaro che in un ruolo pubblico, per giunta d’esperti di comunicazione, non vada mai sottovalutato nemmeno il minimo gesto, evitando ogni pretesto che possa sovrapporsi e ribaltare completamente il messaggio da esternare.
E soprattutto durante la presentazione di un’imponente evento come quello di venerdì scorso, tra l’altro costato un esborso non indifferente, parliamo di qualcosa intorno ai 100 mila euro usciti dalle casse pubbliche (LEGGI), che invece rischia di vanificarsi per una “leggerezza”.
“Scegli sempre il cammino
che sembra il migliore
anche se sembra il più difficile:
l’abitudine lo renderà
presto piacevole”.
(Pitagora)
Come ha dettagliatamente spiegato il nostro direttore nel suo editoriale di domenica scorsa (LEGGI), con un’analisi precisa sull’argomento, il problema è che protagonisti della vicenda siano stati dei rappresentanti istituzionali, tra cui anche un assessore comunale.
Ed è per questo che va ribadito ancora una volta come un semplice gesto, anche una sola parola fuori luogo, possano diventare “comunicazione” e causa d’effetti: e chi riveste un ruolo pubblico almeno di questo dovrebbe esserne bene a conoscenza.
“L'uomo è mortale
a causa dei suoi timori
e immortale a causa
dei suoi desideri”.
(Pitagora)
In tempi fugaci, tra internet, Facebook e vari social che inevitabilmente accelerano e fagocitano le informazioni viralizzandole, a diffondersi e presto non è stato tanto l’ologramma su vetro di un Pitagora rinato e filosofeggiante, quando invece uno scatto fotografico, un incauto fotogramma, una banale “goliardata”, che ha però varcato i confini del web finendo anche sui media tradizionali ed in posizione ben più rilevante rispetto ai contenuti del progetto vero e proprio.
Un esempio su tutti nel Tg3 Calabria - scelto in questa sede perché non si potrà certamente accusare di essere suscettibile a possibili risvolti localistici. Sul terzo canale della Rai, difatti, la notizia del “gesto” ha scavalcato di posizione la cronaca dell’evento, arrivata in seconda battuta. E chi conosce le metriche della comunicazione, non potrà negare in tal senso le ricadute negative.
“Non comportarti
impudentemente
con nessuno”.
(Pitagora)
I protagonisti delle vicenda, dal canto loro, si sono detti sdegnati delle reazioni suscitate dall’episodio sostenendo di essere incappati in una strumentalizzazione per mettere in secondo piano il progetto Antica Kroton.
Talmente sdegnati che qualcuno è arrivato a minacciare addirittura il ricorso alle vie legali, dimenticando che l’esser sottoposti a critiche o valutazioni d’operato quando si occupa un ruolo pubblico possa essere compreso tanto nella funzione quanto nelle indennità percepite.
Come dire, e come al solito, che la colpa di tutto non è di chi l’ha prodotto ma di chi l’ha riprodotto; la responsabilità, insomma, è dei soliti giornalisti che male hanno interpretato un semplice saluto etichettandolo addirittura come gesto “politico”.
“Stai zitto,
o dì qualcosa
meglio del silenzio”.
(Pitagora)
Il problema è che di annunci conditi d’effetti speciali o ologrammi i crotonesi ne hanno visti già troppi e ora s’aspettano, giustamente e più di prima, scelte all’insegna delle capacità e competenze.
In assenza delle quali non ci si potrà stupire se di un grande evento, da qualcuno definito addirittura “mondiale”, dopo solo pochi giorni praticamente non ce ne sia più traccia sui media.
Con l’aggravante che continuano ad imperversare ancora ed invece le immagini e le reazioni ad una cosiddetta “goliardata”, o incauta uscita (ognuno la chiami come più gli aggrada), che hanno addirittura registrato l’intervento dell’Anpi e di parlamentari.
È tutto ciò nonostante che alla stampa locale fosse stata distribuita una fetta, nemmeno tanto marginale, della cospicua somma destinata alla comunicazione. Praticamente un clamoroso boomerang.
“I mali che divorano gli uomini
sono il frutto delle loro scelte,
e questi infelici cercano
di distogliere lo sguardo
dai beni di cui sono la fonte”.
(Pitagora)
In tutta questa vicenda, poi, colpisce un altro aspetto: il silenzio assordante del sindaco Pugliese, che pur sollecitato da più parti nel dire la sua si è chiuso nel mutismo; innaturale per il primo cittadino, come dimostrerebbero ad esempio le sue ultime uscite, anche di recente, sul reddito di cittadinanza; anche qui con alterne fortune per l’immagine della città.
“Nei rapporti con gli altri
non comportarti in modo
da renderti nemici gli amici,
ma da farti amici i nemici”.
(Pitagora)
Eppure lo scatto dell’allegra brigata non è che sia proprio da sottacere, rappresentando nella sua “semplicità” e “banalità” comunque un episodio imbarazzante e che potrebbe minare, ancora una volta, l’immagine di una città mediaticamente già etichettata.
E di etichette Crotone se n’è vista attribuire fin troppe, tanto da rischiare ormai di essere ricordata non più come la città dei due millenni (o di Pitagora) ma come quella delle gaffe e delle contraddizioni.
Così, perfino lo stesso redivivo Pitagora, se l’amministrazione comunale non dovesse cambiare rotta, invece di sussurrare un “ohi mammicè chi d’è s’antica Kroton”, finirà con l’abbandonarsi ad uno sconsolato: “ma dove sono capitato?”.
* Simbolo dello Stronzio