I Sindacati contro il Sindaco Pugliese creatura “artificiale” del “Centroide” Sculco

9 giugno 2019, 10:47 Politica.24
Nicola Gratteri e Fabio Tomaino

Verso lo sciopero generale della città di Crotone e della Provincia (quello stesso ente sventrato e distrutto a suo tempo dal “centroide” Sculco Vincenzo detto “Enzo”)? Con il passare dei giorni questa ipotesi di lavoro e di mobilitazione pare stia diventando sempre più concreta, anche dopo la sgradevole quanto squallida risposta che il Sindaco Facente Funzioni Pugliese Ugo ha scagliato contro il bravo sindacalista Fabio Tomaino e i suoi preparati e attenti colleghi di Cgil e Cisl, tutti “rei” (Sic! “...da quale pulpito viene la predica! ...”) di avere criticato ritardi, inefficienze e impreparazione di questa Giunta.


di Vito Barresi

Si potrebbero aggiungere tante altre cose ma ciò che ritengo sia utile sottolineare per l’interesse collettivo (e non familistico e clientelare) di questa sfortunata città afflitta dal monopolio politico elettorale del “centroide” Sculco è rimarcare il positivo risveglio della azione sindacale, libera, autonoma e indipendente (LEGGI).

Un ritorno che assume un significato politico ben preciso, specie nell’area di centro-sinistra che lo scaltro “centroide” Sculco ha praticamente devastato e distrutto, dissodandola come un campo di barbabietola da zucchero della Val di Neto.

Se i sindacati crotonesi daranno continuità all’impegno di oggi essi offriranno finalmente un punto di riferimento costituzionale a larga parte della cittadinanza, la stessa che è sempre più sconcertata dal nullismo di questa amministrazione in carica, persino delusa e rassegnata dall’assenza da una opposizione forte e democratica in Consiglio comunale, prefigurando una possibile alternanza a questa pasticciata accozzaglia di impreparati, che mandi a casa questa fallimentare amministrazione nata “in house” sotto il sigillo del “centroide” Sculco.

I temi prioritari (partecipate, qualità della vita, apparato amministrativo, lavoro, investimenti, legalità, lotta alla 'ndrangheta, specie dopo le quattro pesanti inchieste della DDA di Catanzaro) che riguardano spezzoni importanti dell’economia e degli enti locali (Provincia e svariati Comuni), sono quelli elencati dagli stessi sindacati che, per la verità non hanno affatto aizzato il conflitto e lo scontro con il Sindaco ma soltanto richiesto in forma civile e doverosa di svolgere senza minacce né condizionamenti la propria parte di tutela, verifica, stimolo e, ovviamente, denuncia, critica e censura.

Fatto sta che, come si legge in altra cronaca, in Comune e Provincia da qualche settimana si respira una strana aria. Atteggiamenti e spavalderie, al limite dell’arroganza e della prevaricazione, la facilità con cui molti kapò che comandano tra gli uffici, sbroccano improvvisamente, praticamente sull’orlo di una crisi di nervi, per non dire del “dileggio” (parola tanto cara al “centroide” che ha patito a suo dire troppi inutili processi che hanno intasato 'ingiustamente' il suo casellario giudiziario, rovinando il suo brillantissimo curriculum vitae) per questo e per quell'altro, e del linciaggio ad personam che viene alimentato dalla sempre più scabrosa e incongrua ingerenza politica e amministrativa del “centroide Sculco, quasi sul filo di una netta confusione tra gestione pubblica e affari privati e di famiglia.

In questo clima sociale, istituzionale, politico e legale particolarmente surriscaldato, ansioso, guardingo e molto suscettibile, fino al limite delle minacce e delle intimidazioni, appare evidente che non solo i giornalisti ma soprattutto i sindacalisti sono elementi perturbanti che potrebbero guastare la festa al manovratore e alla sua corte dei miracoli (LEGGI).

In questo senso la presa di posizione dei sindacati non solo è un sintomo palese dei difetti di questa amministrazione Pugliese ma anche la spia che si accende sui temi della legalità, un primo monito, un cautelativo richiamo rispetto al rischio di non superare certe soglie di legalità.

D’altra parte era stato proprio il giovane Tomaino, segretario dell’Uil, persona molto apprezzata dal giudice Gratteri, ad avere segnalato nel passato anomalie e opacità specie nelle Partecipate, tornando ora alla carica, ritrovandosi coraggiosamente su un fronte dove fischiano le “pallottole” della contumelia, dell’allusione, del disprezzo del lavoro d’altri, e quant’altro di inquietante e allarmante (LEGGI).

Insomma la solita “santabarbara” di armi spuntate nelle mani di un centroide” sempre più vecchio e disprezzato dai suoi stessi accoliti, in evidente affanno nonostante godrebbe di "privilegi" politici (che andrebbero opportunamente verificati da parte delle competenti autorità di controllo, ecc., ecc.) che deriverebbero dal suo potere e comando su ben due enti locali, Comune e Provincia, attraverso il suo strettissimo legame con il Sindaco Pugliese Ugo, e che pure attinge ai servigi di giornata di qualche suo “mal-destro e molto molto interessato pigmaglione, dipendente e operante negli stessi enti comunale e provinciale, in società controllate esterne, e in uffici pubblici, praticamente sotto gli "occhi" di tutti.