Non si placa lo scontro Pugliese-Sindacati: Sindaco “sguaiato”, e annunciano querela

Crotone Politica
Francesco Mingrone (Cisl), Fabio Tomaino (Uil) e Raffaele Mammoliti (Cgil)

Pare non volersi quietare ma anzi indirizzari verso una vera e propria sfida al calor bianco la polemica che si è innescata nelle ultime ore dopo lo “scontro” tra le tre Sigle di Cgil, Cisl e Uil, ed il sindaco di Crotone Ugo Pugliese.

I sindacati, nel corso di una conferenza stampa, avevano chiesto di esser convocati per affrontare le problematiche del capoluogo e dell’intero territorio provinciale, ma anche letteralmente bocciato” l’operato degli ultimi tre anni di amministrazione nella città pitagorica, innescando poi la reazione “piccata” del primo cittadino (LEGGI).

Una reazione che oggi i tre segretari provinciali, Raffaele Mammoliti per la Cgil, Francesco Mingrone per la Cisl e Fabio Tomaino per la Uil non esitano a etichettare come nervosa e scomposta” e che a loro dire “rappresenta la cifra di un linguaggio assolutamente sguaiato e non consone al livello di responsabilità ricoperta” da parte del sindaco.

Affermazioni ritenute anche “denigratorie” e su cui - tanto per alimentare ancor più il fuoco della querelle - i tre segretari annunciano di voler valutare “il da farsi in ben altre appropriate e deputate sedi”, sottintendendo ad un’eventuale istanza giudiziaria.

“Comprendiamo la sua (del sindaco, ndr.) evidente difficoltà, dopo mesi dalla nostra richiesta di incontro, a tenere un livello di interlocuzione adeguata considerando che i dati della sua flebile azione amministrativa e di governo non sono all'altezza della drammaticità dei problemi esistenti”, sbottano ancora Mammoliti, Mingrone e Tomaino.

Secondo la triade, infatti, tutti gli indicatori economico-sociali e occupazionali dimostrerebbero “in modo incontrovertibile che l'azione di governo dei due enti, di cui è responsabile (Comune e Provincia, ndr), non è sufficientemente incisiva” (LEGGI).

Ed in proposito ricordano un dato su tutti, quello della disoccupazione che a Crotone sfiora il 30%: “il più drammatico dell'intera regione, forse del Paese se non addirittura d'Europa” evidenziano.

E di questo “il Sindaco nonché Presidente di Provincia dovrebbe dare conto in quanto amministratore della cosa pubblica e non già di un’agenzia privata di assicurazioni” sottolineano sarcasticamente Cigl, Cisl e Uil, ribadendo però di voler comunque tenere il livello del confronto sul merito dei problemi e degli aspetti attinenti alle dinamiche produttive, economiche e sociali che potrebbero godere di tanti benefici se solo si provasse ad attivare le risorse e gli strumenti disponibili in tempi adeguati e solleciti”

Un impulso che a dire dei Sindacati si potrebbe favorire “solo se si riesce a costruire un'utile collaborazione interistituzionale con l'intero partenariato territoriale”.

Mammoliti, Mingrone e Tomaino, infine, lanciano un evidente guanto di sfida all’amministrazione comunale annunciando che qualora non dovessero arrivare risposte si faranno promotori di una iniziativa pubblica “con tutti gli attori del territorio per valutare e decidere le azioni da intraprendere”.

“Noi, a differenza d'altri - affermano - abbiamo rispetto per le istituzioni democratiche e per i ruoli istituzionali. Facciamo appello al senso di responsabilità affinché possa prevalere l'interesse generale e collettivo e non quello meramente elettorale e di parte”.

“Con l'auspicio di poter realizzare in uno dei territori più negletti dell'intera Calabria un proficuo confronto per il bene della città, e nell'interesse generale dell'intero territorio provinciale riteniamo chiusa la polemica scaturita dagli attacchi strumentali, personali ed evanescenti del Sindaco di Crotone”, concludono Cgil, Cisl e Uil.