Crotone, la nuova giunta e quei “giochi di potere” che conducono a un disastroso “vuoto di potere”

21 luglio 2019, 09:08 Opinioni&Contributi

“Il potere logora chi non ce l’ha”, dice il più celebre aforisma del celeberrimo Giulio Andreotti. E che avesse ragione non è in dubbio.


di Rori De Luca*

Apparentemente, il burattino ha scelto di rimanere di legno (QUI). E di assecondare il gioco di chi muove i fili in città. Niente commenti per la nuova squadra di governo (QUI). Ottime persone, rispetto e fiducia; ed ogni analisi rinviata alle prime e prossime azioni amministrative.

Quello che, invece, può essere analizzato nel virtuoso campo della democrazia è il “giocoche si mostra, neppure tanto timidamente, al di sotto e al di là delle semplici scelte del Sindaco.

Imparo ancora i principi base della strategia politica, mentre il burattinaio ne è padrone e maestro da decenni. Potrei, dunque, sbagliarmi. Non me ne vorranno quelli più bravi, ma io preferisco i ragionamenti semplici e pure logici. In ogni caso senza nulla di personale.

Restano in squadra i più fedeli. Proto, che per sostituirlo con Visco, Tremonti o Draghi ci sarebbe stato un problema di budget. Frisenda, per aver messo in sicurezza Stadio e piscina olimpionica, con la prossima puntata sui “giochi (mondiali) della gioventù” che a settembre porteranno Crotone agli onori delle cronache sportive. E poi anche perché Briatore era in vacanza a Formentera e non avrebbe risposto all’appello prima dell’autunno.

Galdieri, perché cultura e istruzione - finalmente insieme - fanno bene il paio con “Antica Kroton” ed una fetta cospicua del “tesoro” di Pugliese. E pare che l’impresario di Indiana Jones abbia risposto picche, forse per paura della Senatrice a Cinque Stelle.

I nuovi sono nuovi di zecca. Auguriamo buon lavoro ad ognuno e li vedremo ben presto all’opera. La città offre moltissime occasioni per far bene.

Torniamo al di sotto delle apparenze. Per vedere che le quattro nuove entrate in Giunta, oltre alla “deposizione” della Cimino, hanno consentito proprio quattro nuovi ingressi in Consiglio Comunale.

Neutralizzando, così, la fuoriuscita dalla maggioranza dei “transfughi della nuovissima “ConSenso”, nata per la irriguardosa defenestrazione di Pedace (Telemaco).

Il prezzo pagato da Mangiafuoco per regolare i conti è - dunque - risarcito. Con gli interessi. Giacché in Giunta entra pure la figura professionale che pare indicata dal “nuovo corso” (è ironico, of course …) del PD Crotonese. Leggo, infatti, che l’assessore ai Lavori Pubblici sarebbe espressione dell’establishment redivivo Talarico-Gaetani (QUI).

Altro bel colpo per il Leader de “La Prossima Crotone”. Mossa tattica in vista de “La Prossima Elezione”. Peccato che ci si sia messa la malasorte che ha il sembiante del “commissario” Cosentino Franco Iacucci.

Nominato d’autorità dal Commissario (il PD ne è pieno…, ma anche altri non scherzano) Regionale Dem, in luogo di Antonella Stefanizzi. La parabola breve della Segretaria cittadina si è, dunque, spenta per la troppo disinvolta politica delle alleanze con il capo del Sindaco. In effetti, tra “sì e no”, “se e ma…”, appoggio esterno e nomine etero-dirette in Giunta, la confusione era troppa.

Che sarà, ora, degli accordi con il Presidente Oliverio per la candidatura della Sculco uscente in Consiglio Regionale? (QUI) Tutto sembra essere solo un “gioco di potere”, tradotto in una “crisi di potere” che pare condurre - infine - ad un disastroso “vuoto di potere”.

Bella roba per la città, per i cittadini e per quelli che - come me - di politica ne sanno poco. In effetti “il potere logora proprio chi non ce l’ha”.

Mi sono sforzato molto per cercare di capirci qualcosa e magari ho anche capito male, ma una cosa la so. Che Crotone merita scelte urgenti, coraggiose e libere. Merita un governo solido ed azioni consapevoli. E rappresentanza forte nelle scelte regionali. Non burattini e burattinai.

Se proprio dobbiamo fare un gioco, ne propongo uno. Si chiama “ci metto la faccia”. Chiediamo al Sindaco, al suo Leader politico e ad ognuno dei nostri amministratori di venire in piazza, o in televisione, on-line o dovunque altro vogliano a rispondere alle domande semplici e dirette della città.

Io ne propongo alcune per iniziare. Raccolta differenziata? Aeroporto? Porto? Eni? Stadio? Bonifica? Psc? Antica Kroton?

Mi fermo qui. Le domande sono le stesse di tre anni fa. Ma adesso ci vogliono le risposte. Diteci solo dove e quando. E basta giocare, che si è fatto tardi.

* Sentire Crotone